Frontex lancia l’allarme sui migranti. Se ottobre, novembre e probabilmente anche dicembre fanno segnare un ribasso di sbarchi rispetto al 2022, il 2023 rappresenta un anno da record. Come evidenziato da Repubblica, quello che sta per terminare sarà l’anno con più arrivo nella storia dei flussi migratori dopo il record del 2016 con 181 mila persone. L’agenzia europea ha stimato 152 mila arrivi, saliti oggi a 153 mila secondo il Viminale.
L’Italia ha visto sbarcare sulle sue coste quasi la metà dei migranti entrati irregolarmente in tutta Europa, cifra che si aggira attorno ai 355 mila. La rotta del Mediterraneo centrale, tra Libia e Tunisia, è tornata ad essere la più trafficata, confermando l’impennata impressionante da sette anni a questa parte.
L’allarme di Frontex sui migranti
Secondo quanto reso noto da Frontex, novembre ha segnalato una riduzione dei flussi su tutte le rotte migratorie, con un -25 per cento, ossia circa 20 mila persone in meno. Per quanto concerne le nazionalità dei migranti giunti in Europa, nella top tre troviamo siriani, afghani e guineani. Di quest’ultima nazionalità, 18 mila sono arrivati in Italia, numero superiore rispetto ai richiedenti asilo tunisini. Frontex ha annotato che le vittime sono aumentate, superando quota 2500 morti. “Le traversate marittime continuano ad essere piene di pericoli”, la denuncia. Una delle prime reazioni è stata quella di Lucio Malan, capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia: “Oggi sicuramente i numeri non sono buoni. È un momento difficile perché la situazione in Africa è molto instabile, però nelle ultime settimane c’è stata una riduzione”. Di tutt’altro tenore l’analisi di Angelo Bonelli, portavoce dei Verdi: “Ci chiediamo se Meloni e Salvini chiederanno le dimissioni del ministro dell’Interno Piantedosi, dopo aver costruito per anni una campagna d’odio chiedendo un giorno sì e l’altro pure le dimissioni dell’allora ministra Lamorgese”.