Migranti in Uk, è scattato l’allarme terrorismo dopo che 19 persone sono state fermate con l’accusa di sospetti legami con organizzazioni estremiste di stampo islamico. Secondo il servizio di sicurezza rappresentano un grave rischio per il paese. Attualmente i rifugiati si trovano sotto sorveglianza da parte del dipartimento di polizia anti terrorismo, ma non possono essere rimpatriati perchè in base alle leggi sui diritti umani, rischierebbero gravi torture e maltrattamenti nel loro paese di origine. Il Daily Mail ha pubblicato i dettagli dell’inchiesta, che coinvolgerebbe persone che erano già state indagate per gli stessi motivi già prima della partenza dai servizi interni delle nazioni di provenienza.



Questi richiedenti asilo avrebbero attraversato illegalmente il canale dal nord della Francia verso la Gran Bretagna su piccole imbarcazioni di fortuna. Una volta arrivati in Uk sono stati ospitati nelle strutture pubbliche ed alberghi, a spese del governo in attesa di ricevere lo status di rifugiati. Si tratterebbe di cinque iracheni, cinque iraniani, quattro afghani quattro somali e un cittadino libico.



Terroristi fermati in Uk, Il governo “Presto nuova legge anti migranti”

Dopo l’avvio delle indagini sui sospetti di terrorismo per i migranti entrati illegalmente in Uk, è scattata una nuova accusa sui sistemi di ingresso che permettono ai rifugiati di evitare i controlli e quindi di risultare praticamente invisibili alla sorveglianza. Dal partito conservatore è stato lanciato l’appello al governo per velocizzare l’approvazione della legge anti migranti che prevede la deportazione in Ruanda subito dopo l’arrivo in territorio britannico. I richiedenti asilo che attualmente si trovano in stato di fermo sono stati segnalati grazie al sistema di rilevazione impronte che confrontate poi con quelle degli archivi dei paesi di origine hanno fatto scattare l’allarme. Risultavano infatti già ricercati per essere affiliati ad organizzazioni terroristiche di matrice islamica.



Il Primo Ministro ha dichiarato che “Riprenderemo i nostri confini bloccando le imbarcazioni di migranti“, promettendo anche l’aumento dei controlli e ampliamento delle unità anti terrorismo, che avevano già denunciato un limitato potere attuale di sorveglianza nei confronti dei migranti sospetti che entrano illegalmente. Nell’occasione il governo ha anche sottolineato l’intenzione di cambiare la legge che attualmente “darebbe troppo spazio agli appelli per i diritti umani, impedendo di fatto le operazioni di rimpatrio necessarie per la sicurezza interna“.