Per la sera del 9 gennaio erano previste piogge torrenziali a New York. I genitori dei 3.400 studenti iscritti alla James Madison High School di Brooklyn sono stati poi informati che le lezioni sarebbero state impartite a distanza il giorno successivo: questo non per proteggere i bambini ma per dare rifugio temporaneamente a 500 famiglie di migranti alloggiate in tende in un aeroporto dismesso di New York, il Floyd Bennett Field, situato a 8 chilometri di distanza. Con il vento e la marea, le autorità temevano che le tende volassero via. I migranti sono arrivati con lo scuolabus nella palestra del liceo. La notte, le famiglie migranti hanno dovuto alzarsi intorno alle 2 del mattino e sono state prontamente rimandate alle loro tende. Sono poi arrivate le squadre di polizia per pulire la zona.
I genitori non hanno però reagito bene, furiosi per il fatto che i loro figli venissero privati della scuola. Le lezioni a distanza promesse per il mercoledì, secondo le testimonianze, non avrebbero avuto luogo. Alcuni hanno insultato i migranti mentre la scuola superiore ha ricevuto un “torrente di chiamate di odio e persino una minaccia di bomba”, secondo i funzionari della città. “Non possiamo trasformare le scuole in rifugi. Non è giusto” si è lamentato Michael Novakhov, membro repubblicano dell’Assemblea dello Stato di New York, dichiarando la sua compassione per i migranti.
Migranti, caos a New York: 160.000 dalla primavera 2022
I migranti alloggiati nella James Madison High School di Brooklyn hanno attirato non poche critiche. Tra queste anche quelle di Elon Musk: “Questo è quello che succede quando finisci le camere d’albergo. Presto le città rimarranno senza scuole da liberare. Allora verranno a prendervi le case” ha scritto il capo di Tesla e di X. “Non abbiamo intenzione di utilizzare nuovamente la James Madison High School”, ha affermato Zachary Iscol, commissario per la gestione delle emergenze della città. Tuttavia, il caso mostra come la crisi migratoria a New York sia sempre più drammatica: dalla primavera del 2022 sono arrivati circa 160.000 migranti. Circa 70.000 sono di competenza della città, che ha l’obbligo legale di ospitare i senzatetto e affitta alberghi per ospitarli.
Secondo Le Monde, le responsabilità sono molteplici: in primis del presidente democratico Joe Biden, che non riesce a fermare il flusso di migranti in arrivo dal Messico; poi dei repubblicani del Texas, che mandano persone nelle grandi città democratiche, in particolare a New York e dopo ancora del sindaco della Grande Mela, Eric Adams, che viene criticato per aver creato scompiglio. L’esasperazione è condivisa dall’ex governatore democratico di New York, Andrew Cuomo, che in un articolo pubblicato sul New York Post il 20 dicembre 2023 ha affermato: “La città è già in crisi e deve gestire un’economia post-Covid, con tassi elevati di posti vacanti, criminalità, senzatetto, immigrazione e deficit di bilancio. Non può permettersi di finanziare l’assistenza ai migranti, stimata in 12 miliardi di dollari”.