L’immigrazione è un tema centrale non solo in Italia. Anche per la Francia sta diventando un cavallo di battaglia con cui ciascuna fazione politica rilancia la propria posizione alla ricerca di consensi. Il prossimo appuntamento elettorale sarà quello delle europee del 2024, e già gli occhi sono proiettati alle presidenziali dell’Eliseo previste per il 2027. Gli immigrati diventano quindi il pretesto per pensare a quanti più voti riuscire a carpire agli elettori. Il politologo Meny al riguardo ha fatto una sua analisi, ponendo a confronto Marine Le Pen e l’attuale ministro degli interni francese Gerald Darmanin.



Darmanin sembrerebbe voler emergere come “uomo nuovo” con l’obiettivo di evitare una vittoria dell’estrema destra. Questo è quanto ritiene Yves Meny, politologo francese e docente della Luiss, intervistato da Adnkronos. Tra l’altro in base alle dichiarazioni del ministro emergerebbe una linea ambigua sull’immigrazione, dal momento che da una parte sembrerebbe voler regolarizzare la posizione dei migranti che lavorano in nero in settori dove c’è carenza di manodopera, dall’altra cerca di reprimere con ancora più fermezza l’immigrazione illegale. Meny ha anche aggiunto: “Le Pen ha fatto dell’immigrazione il suo argomento principale, Darmanin vuole tentare – ma non ci riuscirà – di arginare la sua retorica .”



IN FRANCIA INSICUREZZA LEGATA ALL’IMMIGRAZIONE

Il politologo è anche voluto entrare nel merito del problema dell’immigrazione, sottolineando come chiunque sia al Governo non potrà mettere in atto troppe misure contenitive. E anche la stessa Le Pen non riuscirà a concretizzare quanto promette ora che è all’opposizione.

Meny riconosce quindi che in Francia c’è un tema di insicurezza legato proprio alla presenza dei migranti. “Il discorso di chi sostiene che con gli stranieri “non c’è più insicurezza, che non sono più responsabili degli altri, non mi convince. Le prigioni francesi sono strapiene e larghissima parte dei detenuti sono di origine straniera“, rimarca il docente, sottolineando tuttavia che “è ovvio che quando una persona è in una situazione di disagio il rischio di commettere reati per necessità aumenta. Lo vediamo in tutta la storia dell’umanità.” Infine ha poi aggiunto: “Ma qualunque siano le statistiche, c’è un sentimento nella popolazione francese che avanza ovvero che l’insicurezza sia largamente dovuta ai migranti, è un’opinione che conta e molto diffusa“, precisando come il governo Macron che “in teoria sarebbe liberale e tollerante, sa benissimo che la Francia, come tanti Paesi europei, ha bisogno dell’immigrazione.”