Un Centro per i rimpatri (Cpr) in ogni regione e migranti trattenuti fino a 18 mesi, il massimo consentito dalle norme europee. Sono alcune delle misure approvate dal Consiglio dei ministri, anticipate dalla premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa di ieri a Lampedusa. Dal Cdm arrivano disposizioni immediate alla Difesa, affinché realizzi nuove strutture per coprire l’intero territorio nazionale. Le nuove norme saranno inserite probabilmente in un emendamento al decreto Sud che è già incardinato alle Camere. Sarà invece rinviato ad un decreto previsto la prossima settimana la modifica al riconoscimento anagrafico di chi sbarca in Italia. Ma il governo vuole intervenire anche sull’autocertificazione dell’età di chi sbarca, tramite esami medici e strumenti diagnostici per verificare eventuali incongruenze. Per quanto riguarda i nuovi Centri per i rimpatri, la previsione è di averne uno nelle Regioni dove mancano: Veneto, Campania, Emilia Romagna, Toscana, Calabria, Liguria, Marche, Abruzzo, Trentino Alto Adige, Umbria, Molise e Valle d’Aosta.



Le nuove strutture verranno localizzate in zone a bassa densità di popolazione e saranno recintate e sorvegliate. «Non si creerà ulteriore disagio e insicurezza nelle città», assicura Giorgia Meloni. Si pensa a riutilizzare edifici pubblici dismessi o in disuso, come caserme, ma non si esclude la possibilità di realizzare anche tensostrutture o impianti temporanei. L’auspicio di Palazzo Chigi è anche quello di arrivare a gestire le richieste di asilo in tempi molto brevi, fino anche ad una settimana. Il prossimo decreto avrà anche norme per prevedere dei canali differenziati per donne, bambini e under 14. In accordo con il ministro degli Esteri Antonio Tajani, saranno convocati gli Ambasciatori di quei Paesi che rappresentano le più consistenti nazionalità dichiarate al momento dello sbarco dagli immigrati sulle nostre coste. Il governo italiano, precisa Meloni in Cdm, intende chiedere «loro la massima collaborazione per l’immediato rimpatrio degli irregolari, rappresentando che, sulle altre questioni di reciproco interesse, offrirà loro il medesimo grado di collaborazione ricevuta sul tema immigrazione».



MIGRANTI, MELONI IN CDM: “PIANO UE SORPRENDENTE”

Oltre a esprimere soddisfazione per la compattezza del governo sul tema migranti, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Cdm annuncia, come riportato dal Corriere, di aver dato mandato al Ministero della Difesa «di realizzare nel più breve tempo possibile le strutture per trattenere gli immigrati illegali», perché ci sono pochi Cpr. Per quanto riguarda il limite di trattenimento per i richiedenti asilo, «è già oggi di 12 mesi e non verrà modificato, ma diventerà effettivo grazie alla realizzazione dei necessari centri di permanenza per chiunque sbarchi illegalmente in Italia, richiedenti asilo compresi».



Meloni nel Consiglio dei ministri annuncia che «al prossimo Consiglio europeo informale di ottobre l’Italia chiederà agli altri Stati membri di assumere le decisioni necessarie e conseguenti, soprattutto in tema di blocco delle partenze illegali dal Nord Africa». Infine, riguardo il piano Ue in 10 punti presentato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen a Lampedusa «è, per certi versi, sorprendente, perché perfettamente in linea con quel cambio di paradigma che questo governo ha sostenuto fin dal suo insediamento e che ora si è affermato a livello europeo. E che prevede di difendere i confini esterni dell’Unione europea e fermare a monte i trafficanti di esseri umani e l’immigrazione illegale di massa».