Secondo quanto racconta in esclusiva un articolo del sito Euractiv, nel corso di un salvataggio in mare di migranti al largo delle coste della Libia, la guardia costiera libica ha aperto il fuoco contro il motoscafo della ONG Sos Mediterranée. L’episodio, che di fatto viola il diritto internazionale, è avvenuto venerdì 7 luglio, nel corso di un’operazione che avrebbe dovuto portare in salvo 11 persone, che in quel momento si trovavano su un’imbarcazione di fortuna, sprovviste di dispositivi di sicurezza. Si trattava, inoltre, del secondo salvataggio di migranti che la ONG effettuava in una singola giornata, e sulla loro nave madre aveva già caricato almeno 40 persone.
Spari dalla guardia costiera libica durante il salvataggio di migranti
Insomma, nella giornata di venerdì la nave Ocean Viking di proprietà della ONG Sos Mediterranée, ha compiuto, attorno alle ore 12 un salvataggio di migranti al largo della coste libiche, a 45 miglia nautiche dalla città di Garabulli. Dopo aver caricato 40 persone sui motoscafi utilizzati per i salvataggi, gli operatori sono tornati alla nave madre, dove hanno scoperto che erano stati raggiunti anche da un’imbarcazione della guardia costiera libica.
La ONG ha poi ricevuto una seconda segnalazione di migranti in pericolo, ottenendo dal Centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano il via libera per attraccare a Civitavecchia, dopo aver controllato la situazione del secondo allarme. Stabilito un contatto con i libici, che parlavano solamente arabo (ma la legge marittima impone di sapere l’inglese), a loro volta hanno dato il via libera alla ONG per procedere verso la seconda barca. A quel punto, tratti in salvo gli altri 11 migranti, la guardia costiera ha iniziato ad aprire il fuoco, colpendo l’acqua a poca distanza dal motoscafo del salvataggio. Non ci sarebbe, fortunatamente, stato nessun ferito, mentre il caposquadra della ONG sottolinea che “l’esibizione della violenza è completamente contro ogni regola del soccorso in mare e del diritto umanitario. Hanno dimostrato ancora una volta che non stanno salvando le persone. Quello che stanno facendo è aggiungere un altro livello di complessità e violenza che è del tutto irragionevole”.