Le riammissioni dei migranti in Slovenia sono illegali: questo quanto stabilito dal Tribunale di Roma sul caso di uno stranieri trovato dalla polizia italiana a Trieste e respinto oltre confine. La vicenda risale all’estate del 2020, un respingimento a catena (prima Slovenia, poi Croazia e infine Bosnia) che ha visto il pachistano vittima di violenze – calci e manganellate – da parte delle forze dell’ordine dei Paesi balcanici, come riportato da Il Fatto Quotidiano.
La sentenza non lascia spazio a dubbi, lo straniero ha diritto a chiedere domanda di protezione internazionale all’Italia: «Lo Stato italiano non avrebbe dovuto dare corso ai respingimenti informali in mancanza di garanzie sull’effettivo trattamento che gli stranieri avrebbero ricevuto negli altri paesi, primi fra tutti il diritto a non subire trattamenti inumani e degradanti e quello di proporre domanda di protezione internazionale», quanto si legge nell’ordinanza emessa dal giudice Silvia Albano.
Migranti, illegali le riammissioni in Slovenia: la rabbia di Fedriga
In fuga dal Pakistan per le persecuzioni subite a causa del suo orientamento sessuale, l’uomo è arrivato in Italia per chiedere asilo ma ci è rimasto poco: lui, insieme a connazionali, è stato arrestato e portato in una zona collinare oltre confine. Da quel momento in poi ha dovuto fare i conti con i maltrattamenti delle forze dell’ordine straniere.
Si tratta di una sentenza importante, storica, che però non trova il consenso di Massimiliano Fedriga. Durissima la presa di posizione del governatore del Friuli Venezia Giulia: «La sentenza che vorrebbe impedire le riammissioni in Slovenia degli immigrati entrati irregolarmente è surreale. Un paese europeo e democratico è considerato, di fatto, come paese non sicuro… una follia. Il risultato? Francia e Austria fanno riammissioni in Italia, noi non possiamo farle. Di fatto stanno decidendo che chiunque può entrare illegalmente e deve pure rimanere. Ci deve essere un immediato intervento del Governo: il Friuli Venezia Giulia non può accettare una situazione del genere!».