Migranti in fuga dagli hotspot? Niente che non sia già successo. Il problema è che ora molti di quelli che scappano potrebbero essere positivi al coronavirus. È accaduto a Contrada Cifali, nel comune di Comiso. Qui una vecchia azienda agricola è stata trasformata in un centro sperimentale di settore, il San Pietro, da cui cento migranti in breve tempo sono riusciti a fuggire, molti dei quali positivi. Ne parla Il Giornale in un reportage in cui si spiega che al momento è difficile fornire un numero certo, anche perché molti di loro non avevano ancora effettuato il tampone. A Perugia, invece, hanno violato la quarantena precauzionale 23 dei 25 tunisini, richiedenti asilo, che erano giunti giovedì da Agrigento. Sottoposti a test sierologico, sono risultati tutti negativi al coronavirus, come precisato dalla prefettura di Perugia. Intanto hanno violato la quarantena precauzionale e si sono allontanati (ma due sono stati ritrovati e ora rischiano una multa). E così oltre 20 migranti sono scappati da Taranto.
MIGRANTI IN FUGA, POLIZIOTTI “SEMPRE IN ALLERTA”
A Pozzallo però la situazione è drammatica. Un poliziotto racconta a Il Giornale che i migranti provano continuamente a scappare e uno ci è riuscito. «Io non mi faccio un giorno di pausa dal 27 giugno. Siamo sempre in allerta». Qui non ci sono positivi al coronavirus, anche perché quelli risultati infetti sono stati tutti trasferiti. Molti a Contrada Cifali appunto, da dove sono fuggiti. Il Governo, che ha imposto misure restrittive agli italiani, lascia invece i clandestini liberi di scappare anche se alcuni di loro sono altamente contagiosi. Gli operatori delle forze dell’ordine sono esasperati e i sindacati di Polizia non possono entrare. Anche al segretario generale del Sap, Stefano Paoloni, è stato precluso l’accesso. «Ordini del Viminale, ci viene imposto di non far entrare gente». Qualche giorno fa diversi migranti sono scappati verso la campagna o la città, ma il Governo tace, anche se così la sicurezza pubblica è a rischio. E allora la Lega ha annunciato un’interrogazione alla Camera, così come Forza Italia.