E’ botta e risposta tra il ministro dell’Interno Lamorgese e Matteo Salvini sul tema migranti, con il Governo giallorosso che nelle prossime ore sarà chiamato ad affrontare il caso Alan Kurdi. Dopo la Ocean Viking, la nave dell’Ong tedesca Sea Eye è entrata in acque territoriali italiane e lo staff ha chiesto un porto sicuro per lo sbarco di 88 persone. Sul capitolo immigrazione è intervenuto nelle scorse ore anche Luigi Di Maio, ministro degli Esteri: «Abbiamo deciso una linea rigorosa contro l’immigrazione irregolare e per l’integrazione – riporta Rai News – Puntiamo a creare un’intesa simile a quella che hanno con la Spagna per i migranti». Il leader del M5s è in visita a Rabat, dove è stato firmato un partenariato strategico per le economie di Italia e Marocco. I due Paesi, secondo Di Maio, vantano un’intesa per i rimpatri che funziona ma che va ratificata. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



MIGRANTI, LAMORGESE VS SALVINI: LA REPLICA DEL LEGHISTA

Non si è fatta attendere la controreplica di Matteo Salvini alle parole della ministra dell’interno Lamorgese, in merito “all’invasione” di migranti. Il leader del Carroccio, attraverso la propria pagina Facebook, ha replicato dicendo: “Il governo dell’invasione dice bugie sugli sbarchi”. In base a quanto sostenuto dall’ex titolare del Viminale, “Il ministro dimostra di non conoscere nemmeno i dati ufficiali del Viminale: gli sbarchi sono cresciuti sia a settembre (2.498 contro i 947) sia a ottobre (2015 contro 1.007)”. Salvini sottolinea quindi come gli sbarchi siano aumentati da quando non è più al governo, e nel dettaglio “da quando c’è lei”. Contestazione anche sui temi rimpatri ed espulsioni: “Parla delle procedure accelerate per espellere i clandestini nelle zone di frontiera – scrive ancora Salvini – ma sono frutto del decreto Sicurezza. Pensano che gli italiano siano scemi? E ancora: sono incapaci o complici?”. Infine, sui controlli antidroga, il leader della Lega attacca: “Si prende il merito dei controlli antidroga, ma con la Lega al governo erano partite circolari ad hoc ai prefetti, avevamo inaugurato scuole sicure contro i pusher, abbiamo fatto pulizia a Rogoredo, a Milano”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



LAMORGESE A SALVINI: “NESSUNA INVASIONE DI MIGRANTI”

Non c’è nessuna “invasione” di migranti in Italia. A chiarirlo è stata in queste ore il ministro dell’interno, Luciana Lamorgese, in occasione di un’intervista ai microfoni di Repubblica. Rispondendo indirettamente al leader della Lega, Matteo Salvini, la titolare del Viminale ha elencato i numeri degli sbarchi del 2019, specificando: “Non siamo di fronte ad alcuna invasione. Nel 2019 gli arrivi sono stati circa 9.600 rispetto ai 22mila di tutto il 2018. I dati a cui si fa riferimento sono relativi al solo mese di settembre”. Lamorgese ha quindi confrontato il numero di migranti giunti sul suolo italiano durante il nono mese del 2018, e quelli dello stesso periodo 2019, chiarendo il perché degli aumenti: “in effetti l’incremento numerico c’e’ stato – ha detto ancora la Lamorgese – ma è riconducibile soprattutto all’aumento degli sbarchi autonomi, che non costituisce un fenomeno nuovo”.



MIGRANTI, LAMORGESE: “RIMPATRI SUPERIORI AL 60 PER CENTO”

“Nel 2018 – ha proseguito il ministro del governo giallorosso – i migranti approdati qui con piccole imbarcazioni sono stati circa 6mila, mentre dall’inizio di quest’anno sono circa 7.500, e la tendenza all’incremento s’era registrata già’ dal mese di aprile”. Si parla anche dell’attività di rimpatrio, con una percentuale di persone che vengono rimandate nel proprio paese superiore al 60 per cento: “A ottobre – osserva Lamorgese – sono sbarcati sul territorio italiano 379 tunisini e siamo riusciti a rimpatriarne 243, di cui 138 sbarcati nello stesso mese. In questo modo la percentuale dei rimpatriati rispetto agli sbarcati è di oltre il 60 per cento”. Nelle scorse ore è attraccata a Pozzallo la Ocean Viking con a bordo 104 migranti, ma il ministro dell’interno ha fatto notare come la maggior parte dei profughi verrà ri-distribuita verso gli altri paesi degli stati membri: “in quest’occasione Francia e Germania hanno offerto la disponibilità ad accogliere il 72 per cento dei migranti, dando di fatto già attuazione al pre-accordo di Malta, che comincia quindi a dare i primi risultati”. Infine, per quanto riguarda l’accordo con la Libia, Lamorgese ha spiegato come il governo sia al lavoro per modificare “i contenuti del Memorandum of understanding siglato con la Libia nel 2017. Occorre sostenere i rimpatri volontari assistiti e vanno svuotati i centri libici”.