Detta la linea sui migranti il ministro Lamorgese in un’intervista per Il Corriere della Sera che affronta in particolare l’impennata di arrivi dalla Tunisia. Il passaggio politicamente più importante è senza dubbio quello che chiude ad un’ipotesi di regolarizzazione per i migranti economici, ma al Viminale è chiaro che non può essere la sola Italia a risolvere una situazione che in Tunisia, tra corruzione e disoccupazione esacerbata dalla pandemia, rischia di diventare esplosiva. A tal proposito Lamorgese ha chiarito: “Ho detto al ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin al Viminale, che la crisi tunisina non può essere gestita da un solo Paese per tutta l’Europa. E ho ottenuto dalla commissaria all’Immigrazione della Ue, Johansson, l’impegno ad andare quanto prima insieme in Tunisia perché una crisi economica con effetti migratori così rilevanti, si risolve soprattutto sull’altra sponda del Mediterraneo”. (agg. di Dario D’Angelo)
MIGRANTI, LAMORGESE: “GARANTIREMO SALUTE PUBBLICA”
Garantiremo la tutela della salute pubblica delle nostre comunità locali”, sono alcune delle parole della ministra dell’interno, Luciana Lamorgese, ad un’intervista concessa oggi, sabato 1 agosto, al Corriere della Sera. Il governo “non può permettersi di abbassare la guardia – ha aggiunto, alla luce dei numerosi focolai scoppiati negli scorsi giorni, a cominciare da quello nel centro di accoglienza di Treviso – perché i dati epidemiologici, non solo quelli relativi agli stranieri, ci dicono che dovremo usare molta cautela nei prossimi mesi”. La ministra comunque rassicura: “Sono sottoposti al test sierologico e poi al tampone. La quarantena è obbligatoria per tutti, ma prima di trovare posti dedicati il Viminale deve affrontare mille “no” che arrivano da comuni e Regioni”. Si è parlato anche delle due navi da crociera allestite come quarantena: “la procedura di noleggio si è finalmente conclusa e dovreb essere operativa già domenica notte. Stiamo lavorando per una seconda nave da posizionare davanti alle coste calabresi”.
MIGRANTI, LAMORGESE: “AL LAVORO IN SEDE EUROPEA”
400 militari destinati alla Sicilia, e quelli invece in Friuli Venezia Giulia “svolgeranno un servizio molto importante per rafforzare i controlli già assicurati dalle forze di polizia”. Nel contempo la Lamorgese sta lavorando per un nuovo accordo a livello Ue: “insisto in sede europea sulla necessità di attivare operazioni di evacuazione dei migranti presenti nei centri gestiti dal governo libico attraverso corridoi umanitari organizzati dall’Ue e gestiti dalle agenzie dell’Onu. Con Tunisi abbiamo concordato per agosto un incremento di rimpatri sui voli bisettimanali già riattivati il 16 luglio dopo lo stop imposto dal lockdown”. L’inquilina del Viminale parla poi delle regolarizzazioni: “sappiano che non c’è alcune possibilità di regolarizzazione per chi è giunto in Italia dopo l’8 marzo”, infine sui decreti sicurezza: “l’intesa è stata raggiunta. Ora inizia la fase del confronto con gli enti territoriali per valutare insieme i profili del nuovo sistema di accoglienza”.