Migranti: per Ylva Johansson l’Italia sta facendo un buon lavoro

Nella giornata di ieri la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, si è espressa in merito alla gestione dei migranti fatta dall’Italia negli ultimi mesi. Il suo commento, rilasciato durante un’intervista per Euronews, si inserisce nello scontro diplomatico nato tra Francia e Italia dopo i recenti commenti del ministro degli Interni francese Gérald Darmanin, che ha definito la premier Giorgia Meloni “incapace” nella gestione del flussi migratori.



Secondo la commissaria europea, invece, la gestione italiana dei migranti si sta dimostrando “piuttosto buona” soprattutto in un periodo in cui il paese è “sottoposto a un’enorme pressione” dal punto di vista migratorio. Similmente, Ylva Johansson ritiene che “l’Italia non deve essere lasciata sola e deve essere supportata dalla Commissione” ragione che l’ha portata recentemente ad intraprendere una missione in Tunisia che, sembra, aver dato dei primi timidi risultati. Passando, poi, alla decisione del governo italiano di indire lo stato d’emergenza per i migranti, ha spiegato che “aiuta a velocizzare il miglioramento delle condizioni di accoglienza, cosa che è assolutamente necessaria visto l’alto numero di arrivi”.



Ylva Johansson: “La missione in Tunisia ha avuto successo”

Continuando nel suo discorso sui migranti, la commissaria europea Ylva Johansson è passata, poi, alla sua missione in Tunisia. “Ha avuto molto successo”, ha spiegato, “abbiamo raggiunto un ottimo accordo con il governo e le autorità tunisine per approfondire la nostra cooperazione, intensificando il nostro sostegno alla loro protezione delle frontiere, tramite la guardia costiera, ma anche ai loro confini meridionali”.

Secondo quanto appreso da Euronews, l’accordo con la Tunisia sui migranti mirerebbe, a grandi linee, a ricalcare il piano presentato dal governo italiano, intensificando i controlli nel paese di provenienza e limitando l’azione dei trafficanti. “Abbiamo anche concordato un percorso legale per dare la possibilità ai tunisini di entrare legalmente nell’Unione europea”, ha spiegato, sostenendo che sarà un percorso che includerà anche altri paesi di provenienza dei migranti. Similmente, si procederà anche ad un piano condiviso e diffuso per il rimpatrio, spiegando che “molte persone possono essere riportate in modo sicuro nel proprio Paese di origine: stiamo sostenendo i Paesi partner in molti aspetti, ma ci aspettiamo anche che si riprendano i loro cittadini”.