La Corte Suprema Usa ha bocciato il ricorso dell’Amministrazione Biden contro il Migrant Orotection Protocols (Mpp) dell’ex Presidente Trump che obbligava i migranti richiedenti asilo dal Centro America di restare entro i confini del Messico in attesa dell’approvazione dei giudici Usa. Il provvedimento di Biden era giunto nel momento del suo insediamento, ora però dopo un ricorso presentato da un giudice del Texas – che chiedeva il reintegro delle politiche trumpiane – la Corte Suprema ha sostanzialmente bocciato la riapertura voluta dai Dem.
Con 6 voti contro 3, la Corte americana ha difeso la politica del “Remain in Mexico” avanzata dal Presidente Trump durante la sua permanenza alla Casa Bianca: la sentenza definisce «arbitraria» la decisione dell’Amministrazione Biden di sovvertire la legge adottata da quella precedente, esattamente come decisero gli stessi giudici supremi quando fu Trump a tentare di cancellare la politica di Obama sull’accoglienza dei “Dreamers”, migranti in arrivo negli Stati Uniti.
“SCHIAFFO” A BIDEN DALLA CORTE SUPREMA USA
Entrambi i casi, spiega la Corte Suprema Usa, si fondano sulla corretta procedura o meno di un Governo di sovvertire le precedenti politiche: come ben spiega il New York Times, Biden si è rivolto alla Corte Suprema dopo che il giudice distrettuale degli Stati Uniti Matthew Kaxmarek aveva dato sostanzialmente ragione al ricorso presentato dal giudice del Texas. I Dem contestano ora la decisione della Corte Suprema, spiegando come vi siano forti condizioni pericolose per i migranti in attesa nelle città di confine messicane; di contro, Trump ha sempre sostenuto che vi fosse una «crisi di sicurezza e umanitaria» lungo il confine con il Messico, motivo per cui è stato costruito il famoso “muro”. L’avvocato dell’American Civil Liberties Union Omar Gadout, in risposta assai polemica contro la Corte Suprema, ritiene che l’amministrazione Biden debba ora «prendere tutte le misure disponibili per porre fine completamente a questo programma illegale, inclusa la re-interruzione con una spiegazione».