LA SINISTRA MONDIALE COME IL CENTRODESTRA: LE TESI DI KAMALA HARRIS, MACRON, STARMER & CO. SUI MIGRANTI
«Non venite, non venite»: parlava così ai migranti del Guatemala, del Messico e degli altri Stati al confine con gli Usa l’attuale vicepresidente e designata candidata Dem alla Casa Bianca Kamala Harris. Un attimo prima che Donald Trump fosse colpito all’orecchio nel comizio di Butler, l’ex Presidente Usa stava mostrando i fallimenti in numeri e grafici del dossier migranti gestito in prima persona dalla n.2 di Biden, chiamata ora a sfidarlo per le Presidenziali 2024 di novembre. La promessa di ribaltare la già delicata situazione degli ingressi illegali alla frontiera sud degli Stati Uniti era uno dei propositi del ticket Biden-Harris nel 2020: ebbene, sono passati 4 anni e i problemi sono aumentati a dismisura.
Ma qui cogliamo analizzare oggi un dato più piccolo e marginale che la dice però “lunga” sulla rappresentazione della realtà che spesso a livello mediatico viene fatta sul fronte politico: l’operazione (legittima, anche se da tipica campagna elettorale perenne) svolta dalla parlamentare FdI Sara Kelaini oggi sui social punta a stanare la sinistra pro-immigrazione che vede in Kamala Harris la paladina da appoggiare contro il “cattivo” Trump. E così ha gioco facile il partito di Giorgia Meloni nell’evidenziare come sul tema migranti la sinistra mondiale sia molto più prossima al Centrodestra di quanto non si possa immaginare e di quanto viene rappresentato nei media “liberal”: «Non venite. Non venite. Gli Stati Uniti continueranno a far rispettare le leggi e a proteggere le frontiere», così parlava la vicepresidente Dem nel 2021, ripreso poi lo stesso concetto anche negli scorsi mesi durante la visita in Guatemala. Riferendosi a chi era pronto ad affrontare il pericolo viaggio illegale verso gli Usa, Harris attaccava: «Continueremo a far rispettare le nostre leggi e a rendere sicuro il nostro confine. Esistono metodi legali con cui l’immigrazione deve e può avvenire, ma noi come una delle nostre priorità scoraggeremo l’immigrazione clandestina. E chi arriva a nostro confine sarà respinto». Ma Kamala Harris non è mica l’unica a rappresentare, quando si trova in ruoli delicati di Governo, una dura posizione contro l’immigrazione clandestina, tema molto caro all’elettorato e alla gente delle fase più povere della società: dal Premier Uk Starmer alla leader danese Fredriksen, passando per il Premier spagnolo Sanchez fino al Presidente francese Macron, la sinistra mondiale è tutt’altro che distante alla destra sul fronte migranti.
I RESPINGIMENTI DEI MIGRANTI ALLA FRONTIERA: DALLE ELEZIONI USA ALL’ASSE UK-FRANCIA…
Sebbene intento a cancellare la legge sul trasporto dei migranti in arrivo nel Regno Unito verso il Rwanda, il neo-Primo Ministro laburista Keir Starmer nelle sue prime settimane a Downing Street ha dovuto adottare una linea netta di respingimento sul Canale della Manica per gli arrivi illegali dei migranti. Con un’operazione congiunta messa in atto lo corso 17 luglio con le autorità della Francia di Macron, l’Inghilterra ha respinto i clandestini rimandandoli verso la costa francese: si tratta del programma specifico dei Laburisti che sul fronte migranti intendo ribadire la determinazione al pattugliamento delle frontiere.
Appena due anni fa la Premier della Danimarca, la socialdemocratica Mette Frederiksen, ha vinto le Elezioni anche grazie al programma molto netto e pragmatico contro l’immigrazione clandestina nel Paese nordico: un piano che prevede anche qui il trasferimento in Rwanda degli eventuali clandestini, in alternativa in Kosovo. Se vi aggiungiamo gli spari con cui la polizia di frontiera spagnola “accoglie” i migranti in arrivo nelle enclavi di Ceuta e Melilla, ecco che gli indizi iniziano a essere troppi per non credere ad un effettiva strategia: Francia, Spagna, Uk, Danimarca e Usa, tutti Governi di centro o centrosinistra, o anche sinistra estrema come a Madrid, con politiche però molto simili alla destra in campo migratoria. Il tutto però, nel silenzio quasi assordante dei tanti canali social o giornali “progressisti” che sembrano alle volte “mascherare” le ricette molto nette sul fronte migrazioni se effettuate da personaggi simbolo della sinistra mondiale. Credere a mere “coincidenze” non dovrebbe far parte di nessun realistico pensiero critico…