Il Consiglio europeo di giovedì e venerdì arriva dopo la visita della Meloni in Austria, per partecipare al Forum europeo di Wachau. Il cancelliere austriaco Karl Nehammer, terminato l’incontro bilaterale con la premier Meloni, ha spiegato che “il sistema d’accoglienza dei migranti ha fallito. Da noi sono state presentate oltre 100mila domande d’asilo in un anno”: il Paese ha appena 9 milioni di abitanti. L’incontro si è svolto all’Abbazia di Göttweig, dove vivono 35 monaci benedettini. La Premier italiana, come spiega Libero, appena arrivata ha affermato: “Ho scoperto che da circa 8 anni il presidente del Consiglio italiano non veniva in Austria, ed è difficile da credersi per nazioni così vicine. Sono contenta di aver colmato questa lacuna. In questi mesi abbiamo avuto posizioni comuni sul Consiglio Ue, a partire dalla questione migratoria”.



La Premier ha proseguito: “È merito della nostra collaborazione se è cambiato il paradigma dell’Europa sul rapporto del flussi migratori illegali. Il cambio è stato forte. Ora va fatto un passo ulteriore, e sarà oggetto del prossimo Consiglio europeo. Ne ho parlato col cancelliere e contiamo uno sull’altro”. Nel dibattito anche il dissidio sugli scafisti: “Occorre avere il coraggio di un approccio completamente nuovo” ha affermato Meloni.



Meloni: “Non lasciamo il campo ai flussi migratori illegali”

“Abbiamo vissuto un lungo periodo in cui chi chiedeva di governare i flussi migratori illegali veniva considerato disumano o razzista, e chi favoriva il fenomeno, invece, veniva considerato umano e solidale” ha proseguito Giorgia Meloni: una stoccata alla sinistra italiana. “Ma è davvero umano lasciare campo libero a trafficanti senza scrupoli che si fanno pagare 9mila euro per un viaggio della speranza che produce migliaia di morti in mare? È umano lasciare che siano gli scafisti a decidere chi può arrivare o meno in Europa sulla base dei soldi che si hanno? È umano litigare fra noi su chi debba farsi carico di queste persone? È umano lasciare queste persone nelle periferie delle nostre metropoli a spacciare droga o nelle mani della criminalità?” si è chiesta la Premier.



E ancora, riferendosi ai governi Dem, ha ribadito: “Umano è che se hai diritto a venire in Europa tu non debba pagare gli scafisti, e bisogna distinguere i rifugiati dai migranti economici, due categorie diverse. È necessario lavorare coi Paesi di partenza e transito, formare le persone che possono arrivare in Europa, dargli una vita dignitosa. L’Africa è ricca di materie prime. Quando parliamo di diritti pensiamo a quello di non dover emigrare, non il contrario”. D’accordo il cancelliere Nehammer che ha affermato: “Il vecchio sistema ha fallito”.