PATTO ITALIA-UK-ALBANIA SUI MIGRANTI IRREGOLARI: COSA HANNO DECISO MELONI, RAMA E SUNAK
La terza giornata della kermesse di FdI “Atreju 2023” ha visto la presenza centrale dei leader di Albania e Regno Unito, in una “strana” unità che lega ora Giorgia Meloni, Edi Rama e Rishi Sunak per provare a fermare l’immigrazione illegale verso l’Europa. Un “patto sui migranti” con cui la leader italiana lancia un messaggio all’Europa: serve prendere decisioni urgenti e l’Italia è pronta a farlo anche con chi dentro l’Ue non c’è mai stata come l’Albania o non c’è più come il Regno Unito.
Rama e Sunak presenti ad Atreju sono stati poi ricevuti in visita ufficiale a Palazzo Chigi dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: un socialista e due conservatori in un particolare “patto a tre” contro i migranti irregolari in arrivo sulle coste europee. «il lavoro comune in ambito migratorio nel quadro del Memorandum d’intesa firmato a Londra lo scorso 27 aprile – ha riferito una nota dopo l’incontro Meloni-Sunak -. I due leader hanno stabilito di cofinanziare un primo progetto italo-britannico di rimpatri volontari assistiti nei paesi di origine predisposto dall’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) a favore di migranti bloccati in Tunisia». Con Rama la leader FdI ha rinsaldato il patto sui migranti firmato a novembre, nonostante la “sospensione” della Corte Costituzionale albanese con decisione pendente ad inizio 2024.
“CONTRO I TRAFFICANTI DI UOMINI”: L’ACCORDO DI MELONI “FUORI” DALL’UE
«Dopo aver concordato sulla necessità di affrontare in modo sempre più strutturato l’immigrazione illegale verso l’Europa, i Leader hanno concordato di intensificare ulteriormente la collaborazione fra i tre Paesi a contrasto dei trafficanti di esseri umani», si legge nella nota di Palazzo Chigi dopo l’incontro e il “patto” siglato tra Giorgia Meloni, Rishi Sunak e Edi Rama. È stata poi ribadita nel contempo «l’importanza di giungere ad una definitiva stabilizzazione dei Balcani occidentali, anche sulla base dei passi avanti recentemente compiuti nel processo di allargamento alla regione dell’Unione Europea».
Il messaggio che Meloni lancia all’Unione Europea appena dopo il complicato Consiglio Ue – dove misure sull’immigrazione incontrollata ancora non sono state approvate con forza – è molto chiaro: l’Italia con gli accordi extra-Ue in direzione Londra e Tirana, non intende aspettare. «I francesi i migranti non li vorrebbero, gli albanesi li accettano e sono gli albanesi il problema?», ha detto Meloni dopo l’incontro con Rama e Sunak, riferendosi poi al leader socialista «Ha fatto il suo dovere, per la Costituzione è automatico sospendere un accordo per prenderlo in considerazione prima della ratifica del Parlamento – ha spiegato la Premier -. È la prova che io non controllo le corti in Albania».