COMMISSIONE UE PRESENTA PIANO SUI MIGRANTI IN 20 PUNTI: “SERVE CODICE NAVI ONG”

Dopo che nel pieno dell’emergenza migranti tra Italia e Ue era nato un contenzioso mediatico e giuridico non da poco, la Commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, incontrando il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi aveva promesso un intervento diretto della Commissione Europea in sostegno della particolare situazione italiana. Oggi a Bruxelles nasce l’Action Plan (“Piano d’azione sul Mediterraneo centrale”), un piano d’azione europeo diviso in 20 punti «volti ad affrontare le sfide immediate e in corso lungo la rotta del Mediterraneo centrale». Pur premettendo la Commissaria Johansson che in qualsiasi patto sul fronte migranti può funzionare solo tramite accordo sull’intera serie di riforme in materia di asilo e migrazione (discussione già avviata presso il Consiglio Europeo, ndr), la Commissione propone una serie di misure operative per affrontare le sfide immediate. Tra queste, il tema più importante di tutti e fortemente richiesto dal Governo italiano: «un codice per le imbarcazioni dedite alle attività di ricerca e salvataggio, in particolare alla luce degli sviluppi nel contesto europeo».



Nel piano d’azione siglato oggi dalla Commissione si legge in calce, «Gli Stati membri devono accelerare l’attuazione del meccanismo di solidarietà concordato il 22 giugno 2022 che affronti le strozzature finora individuate, migliorando la flessibilità, razionalizzando i processi e attuando il finanziamento di misure alternative». L’attuale situazione sulla rotta del Mediterraneo Centrale, spiega Ylva Johansson in conferenza stampa, «è insostenibile» ma viene anche aggiunto come «salvare le vite in mare è sempre necessario e questo va sottolineato». Per provare ad andare incontro alle esigenze messe in campo da Italia, Malta, Grecia e Cipro (le firmatarie della lettera all’Europa per importanti decisioni sul fronte migranti, ndr) il piano della Commissione Ue prevede di modificare la piattaforma di solidarietà in modo da rivedere «le procedure operative standard per la ricollocazione al fine di ottenere procedure più efficienti e rapide, anche per fornire un rapido sostegno agli Stati membri che ricevono arrivi via mare». Non solo, la medesima piattaforma, «abbinerà progetti proposti e contributi finanziari per avviare l’attuazione delle misure alternative di solidarietà attraverso progetti coerenti con le attività e le esigenze individuate. Saranno inoltre rafforzati i collegamenti tra il meccanismo volontario di solidarietà e le azioni previste nella dimensione esterna della migrazione. L’Eu-Aa darà la priorità al sostegno agli Stati membri nella rapida attuazione del meccanismo volontario di solidarietà attraverso i suoi strumenti e piani operativi. La piattaforma di solidarietà continuerà a coordinare l’attuazione del meccanismo, identificherà le modalità per migliorarlo e prenderà in considerazione ulteriori impegni, se necessario».



MIN. PIANTEDOSI SUL PIANO MIGRANTI UE: “SODDISFATTO, GESTIONE FLUSSI AL CENTRO”

Presentando il piano della Commissione Ue sul tema migranti, la titolare degli Affari Interni Europei Ylva Johansson ha anche aggiunto come «l’obbligo legale di soccorrere e di garantire la sicurezza della vita in mare è chiaro, a prescindere dalle circostanze che portano le persone a trovarsi in una situazione di disagio. Salvare vite è sempre il primo obbligo, ma qui ci sono molte sfide. La situazione odierna delle navi private che operano in mare è uno scenario che manca ancora di sufficiente chiarezza. Questa sfida attuale non era stata presa in considerazione quando il diritto marittimo è stato concordato per la prima volta, è necessaria una maggiore cooperazione tra gli Stati membri, gli Stati di bandiera e gli Stati costieri e altri attori pertinenti». Infine, l’agenzia Ue di controllo delle frontiere – Frontex – insieme agli stati membri, indica il piano d’azione per l’emergenza migranti, «effettuerà una valutazione mirata della situazione nel Mediterraneo centrale per identificare le esigenze di un sostegno rafforzato attraverso operazioni congiunte, sorveglianza aerea e marittima, sviluppo di capacità e consapevolezza situazionale per gli Stati membri all’esterno frontiere».



Con una nota il Ministro dell’Interno Piantedosi si dice soddisfatto dell’iniziativa europea nata su stretta segnalazione del nostro Paese: «Sono soddisfatto per i contenuti del ‘Piano di azione per il Mediterraneo centrale’, il documento preparatorio reso noto oggi dalla Commissione europea in vista del Consiglio straordinario dei ministri dell’Interno convocato per il prossimo 25 novembre a Bruxelles», scrive il titolare del Viminale, riferendosi in particolare alla condivisione dell’esigenza di una intensa «cooperazione con i Paesi di origine e transito dei flussi migratori, anche attraverso la realizzazione di specifici programmi europei di investimenti su quei territori. Molto significativo il riferimento a una implementazione del meccanismo di solidarietà adottato nel giugno scorso, in considerazione del fatto che la sua applicazione concreta, fino ad oggi, ha dato per l’Italia risultati assolutamente insufficienti. Altrettanto importante l’aspetto relativo a un maggiore coordinamento delle attività di ricerca e soccorso nelle aree Sar, che prevede, come da tempo richiesto dall’Italia, un ruolo anche per gli Stati di bandiera». Nella prossima riunione di venerdì sui migranti, conclude Piantedosi, ci sarà dunque questa valida traccia di lavoro comune «ed opereremo già a partire dalla riunione di venerdì prossimo per ogni ulteriore arricchimento del piano di azione europeo».