Un sistema di asilo politico a due livelli per smaltire l’arretrato di migranti: è questa la soluzione architettata dal Regno Unito per accelerare le tempistiche di concessione di tale status ai migranti provenienti da Paesi devastati dalla guerra, come l’Afghanistan e la Siria, eliminando colloqui e valutazioni di follow-up dopo i controlli iniziali di sicurezza e identità. In questa misura, secondo i vertici britannici, si riuscirà a ridurre con efficacia le residue 150mila richieste di asilo politico fin qui accumulate.



Come riportato dal quotidiano “The Times”, i ministri sperano che il piano riduca i costi di alloggio dei richiedenti asilo negli alberghi e permetta a decine di migliaia di persone di lavorare. Anche le richieste di asilo provenienti da Paesi “sicuri” come l’Albania verrebbero prese in considerazione più rapidamente e un accordo di rimpatrio rafforzato con il governo albanese consentirebbe il loro celere allontanamento. Peraltro, le proiezioni del Ministero dell’Interno prevedono l’arrivo di altri 6mila migranti entro la fine dell’anno, portando il totale del 2022 a circa 50mila.



ASILO POLITICO UK: NUOVA STRATEGIA “BENEDETTA” DAL PREMIER RISHI SUNAK

I nuovi piani per la concessione dell’asilo politico, sostiene “The Times”, sono considerati favorevoli da Rishi Sunak e Robert Jenrick, ministro dell’Immigrazione, in quanto si ritiene che consentirebbero al Ministero dell’Interno di adottare un approccio molto più severo nei confronti dei migranti che arrivano da Paesi ritenuti sicuri, come l’Albania e l’India.

Inoltre, una fonte del Ministero dell’Interno ha dichiarato che si sta cercando di “concentrare le risorse sui casi ad alto tasso di concessione”. Tuttavia, un ministro ha avvertito che ciò aumenterebbe il “fattore di attrazione” per gli immigrati provenienti da questi Paesi, che si recherebbero nel Regno Unito illegalmente perché saprebbero che c’è un’alta possibilità di essere autorizzati a rimanere e lavorare qui. Il programma potrebbe includere anche le domande di donne e bambini, che hanno molte più probabilità di ottenere asilo politico rispetto agli uomini. Solo il 13% degli uomini albanesi lo “conquista”, mentre la percentuale per donne e bambini albanesi sale all’88 per cento.