Dopo il picco di sbarchi di migranti, le Regioni guidate dal Pd chiudono le porte e si rifiutano di collaborare alla gestione dell’emergenza. Vogliono farli sbarcare, ma pretendono che siano altri territori ad ospitarli. Ne parla oggi Libero, partendo dalla delibera dello stato d’emergenza su tutto il territorio nazionale stabilito dal Consiglio dei Ministri. Sono stati stanziati subito 5 milioni (a cui se ne aggiungeranno 20 nei prossimi sei mesi) per la creazione di nuovi posti per l’accoglienza, visto che gli hotspot attuali sono al collasso, e il trasferimento dei migranti ai Centri di permanenza per il rimpatrio. Ci sono poi due provvedimenti emessi da Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile, da cui si evince per fronteggiare l’abnorme numero di arrivi, tutte le regioni italiane devono accogliere i migranti.



Ma Campania, Puglia, Emilia-Romagna, Toscana e Valle D’Aosta, che sono amministrate dal Pd, alzano le barricate. La Lega ha replicato attraverso i capigruppo di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, che in una nota ufficiale affermano: «Dopo i no all’autonomia e allo sviluppo, ora le quattro regioni rosse dicono “no” perfino al controllo dell’immigrazione. Gravissimo che questi governatori si siano rifiutati di siglare l’intesa per migliorare la gestione dei flussi migratori. Fanno ideologia sulla pelle degli immigrati e dei loro stessi cittadini».



MIGRANTI, REGIONI PD RIFIUTANO AIUTO DEL GOVERNO

A sottoscrivere la nuova misura sono state, infatti, solo alcune regioni, cioè Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia e le Province Autonome di Trento e di Bolzano. All’appello mancano le Regioni governate dalla sinistra. Una coincidenza troppo evidente per non essere considerata frutto di una precisa scelta politica. Quindi, pur di contrastare le politiche migratorie del governo, il Pd ha deciso di rifiutare anche un provvedimento che offre alle Regioni più soldi e capacità operative, senza dimenticare che garantisce più posti e assistenza ai migranti. Con il provvedimento di ieri, comunque, è stato nominato Valerio Valenti, attuale capo dipartimento Immigrazione al Viminale, commissario delegato alla gestione della emergenza migratoria. Quindi, il commissario e la sua struttura potranno operare in deroga alle disposizioni vigenti, velocizzando le procedure di accoglienza e controllo. Ci sono poi i fondi stanziati. Quindi, il governo ha messo a disposizione più soldi e mezzi per fronteggiare l’emergenza migranti, più o meno quanto chiesto da Regioni e sindaci.

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