Ci sarebbe WikiLeaks dietro alla clamorosa denuncia presentata alla Corte de L’Aja contro i politici di mezza Unione Europea nel merito della gestione della crisi migranti di questi ultimi anni: da Renzi a Gentiloni, passando per Salvini e Minniti ma arrivando fino a Merkel e Macron e tanti altri ancora citati e denunciati dall’esposto europeo per “crimini contro l’umanità”. Lo scoop viene pubblicato oggi da El Pais e il Guardian e riguarda le 250 pagine di esposto che verrà presentato nei prossimi giorni alla Corte Penale Internazionale dell’Aja contro i responsabili della gestione Ue della crisi migratoria. Secondo le anticipazioni, riportate in Italia dal Corriere della Sera, i due firmatari della denuncia sono l’israeliano Omer Shatz – esperto di internazionale dell’Istituto di studi politici di Parigi – e il giornalista franco-spagnolo Juan Branco, nonché consigliere di WikiLeaks. L’accusa pronunciata, come detto, riguarda i presunti “crimini contro l’umanità” derivanti dalle politiche migratorie nel Mediterraneo Centrale e ovviamente l’Italia in questo senso è in prima fila nel mirino della denuncia.



LA DENUNCIA DELL’AJA CONTRO I POLITICI DI MEZZA EUROPA

«Esternalizzando le pratiche di respingimento dei migranti in fuga dalla Libia alla Guardia costiera libica, pur conoscendo le conseguenze letali di queste deportazioni diffuse e sistematiche (40 mila respingimenti in 3 anni), gli agenti italiani e dell’UE si sono resi complici degli atroci crimini commessi contro nei campi di detenzione in Libia», si legge nel testo in anteprima fornito dal Corriere della Sera. Il periodo preso in esame è dal 2014 fino ad oggi e le accuse riguardano morti in mare, ma non solo: «i respingimenti e crimini di deportazione, omicidio, carcere, riduzione in schiavitù, tortura, stupro, persecuzione e altri atti disumani». Stando all’esposto presentato a L’Aja, dopo la caduta di Gheddafi nel 2011 in Libia, la Ue ha cambiato del tutto la politica migratoria (per forza, visto l’afflusso monstre che è cominciato non essendoci più una frontiera “coperta”) «lasciando migranti in difficoltà in mare al fine di dissuadere altri in simili situazione dalla ricerca di un rifugio sicuro in Europa. Questa scelta ha trasformato il Mediterraneo centrale nella rotta migratoria più letale del mondo, dove tra il 1 ° gennaio 2014 e la fine di luglio 2017, sono morte oltre 14.500 persone». Citati tra i tanti i nomi dei ministri Renzi, Gentiloni, Minniti e Salvini, ma anche la Cancelliera Merkel, i premier spagnoli Rajoy e Sanchez fino all’attuale leader di EM, Macron, sono tutti sotto i mirino della denuncia all’Aja: ora toccherà al tribunale internazionale accettare o non acquisire la denuncia formale.

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