La Romania intende fornire un aiuto in tema di immigrazione, ma in cambio chiede di poter entrare nell’area Schengen. A dicembre, infatti, Bucarest si è vista rifiutare ancora una volta l’ingresso in Schengen, dopo 11 anni di attesa che ancora non vedono una fine. Dopo aver ritirato il proprio ambasciatore a Vienna, in segno di protesta per il blocco imposto dall’Austria, ora la Romania sta cercando delle soluzioni costruttive per raggiungere il suo obiettivo. E una delle proposte è offrire un aiuto concreto all’Austria per gestire il flusso di migranti non registrati in entrata dagli altri Stati membri.
L’ambasciatore della Romania Emil Hurezeanu ha già incontrato il Ministro degli interni Gerhard Karner e il 9 febbraio scorso di è tenuta una riunione di esperti, come riferisce il quotidiano tedesco Die Presse. A marzo è attesa un’altra riunione. Lo stesso Hurezeanu, interpellato dal Die Presse, ha spiegato che “stiamo lavorando insieme nello spirito dell’approccio solidale europeo per trovare soluzioni che dovrebbero alleviare la situazione generale” nel Vecchio Continente. Allo stesso tempo però si è detto consapevole che “Schengen e la migrazione sono due dossier diversi“. Per Hurezeanu, “la Romania non è mai stata parte del problema, ma sempre parte della soluzione“.
Romania e Schengen, reazione dell’Austria: “Blocco non risolve problema”
La Romania intende cooperare con l’Austria su un livello europeo, offrendo il proprio supporto per attuare il Piano d’azione per la migrazione attraverso i Balcani occidentali. In cambio però domanda l’ingresso nell’area Schengen, dunque la fine del blocco da parte dell’Austria. La cooperazione sul tema della migrazione richiederebbe un rafforzamento nella gestione delle frontiere e anche l’intensificazione della cooperazione a livello bilaterale.
In Austria, il collegamento del governo tra problema migratorio e l’allargamento della zona Schengen ha già ricevuto aspre critiche. In particolare, il cancelliere federale austriaco Karl Nehammer e il ministro degli Interni Karner sono stati oggetto di critiche anche all’interno del loro stesso partito. Il portavoce per l’Europa della CDU/CSU nel Bundestag tedesco, Gunther Krichbaum, ha dichiarato al Die Presse che “il blocco di Schengen non risolve il problema dell’immigrazione. Dopo tutto, i rifugiati non passano dalla Romania“. Infatti, nonostante il ministro degli Interni Karner avesse ripetutamente giustificato il blocco dell’adesione a Schengen di Romania e Bulgaria con il numero di migranti non registrati in ingresso nel Paese, i dati avevano smentito la sua obiezione. Secondo lo stesso ministero degli interni di Vienna, infatti, il 90% dei nuovi richiedenti asilo è passato attraverso il territorio della Serbia, che è al di fuori di Schengen e che nel 2022 aveva concesso l’esenzione dal visto a numerosi Paesi terzi.