Espulsioni di massa di migranti in grande stile: è quanto ha in mente Olaf Scholz, intervenuto sul tema dell’immigrazione in un’intervista allo Spiegel. Il cancelliere tedesco è molto chiaro: «Dobbiamo fare espulsioni su larga scala di coloro che non hanno il diritto di rimanere in Germania» e «questo richiede anche una certa durezza». Ma bisogna «avere la forza di dire alle persone che purtroppo non possono restare qui». La situazione è difficile: «Arrivano troppe persone». Va invece permessa l’immigrazione dei lavoratori di cui necessita la Germania e l’accoglienza di «coloro che chiedono asilo, ad esempio perché perseguitati politicamente», di chi scappa «dalla guerra o dalla morte». Questo vuol dire che «chi non appartiene né a un gruppo né all’altro non può restare da noi».
Alla luce di tutto ciò, per Scholz sono fondamentali i controlli alle frontiere esterne dell’Ue, oltre al nuovo meccanismo di solidarietà europeo, così come servono processi meno burocratici e più veloci per le espulsioni dalla Germania. Altrettanto significativa per il cancelliere tedesco sarà la nuova legge per l’accoglienza dei migranti professionali. Scholz ci tiene a precisare che tale impostazione sull’immigrazione non è disumana, in quanto conserva tutti i principi dell’accoglienza umanitaria per chi ne ha diritto. «Ora si tratta di tenere insieme la nostra società», aggiunge Scholz, «chi vuole un’immigrazione illimitata deve essere abbastanza onesto da dire che in tal caso non saremmo in grado di mantenere il nostro stato sociale come lo abbiamo oggi».
“LINEA DURA MIGRANTI? NON E’ TATTICA POLITICA”
«Chi non ha prospettive di permanenza in Germania, perché non può far valere ragioni di protezione, deve tornare indietro», prosegue il capo del governo federale al settimanale tedesco. Per raggiungere l’obiettivo prefissato, le autorità devono operare «24 ore su 24» affinché la Polizia federale (Bpol) possa procedere con le espulsioni. Queste procedure vanno velocizzate anche con la digitalizzazione in corso negli enti per l’immigrazione. A tal proposito, Scholz sottolinea che «l’era della carta deve finire», quindi servono processi più rapidi con domanda di asilo e udienza del migrante «presso la struttura di prima accoglienza». Ma veloci devono essere anche i procedimenti giudiziari per le espulsioni, visto che ci sono Laender in cui solo il primo grado richiede «quattro mesi, in altri 39».
La situazione deve cambiare in Germania per Scholz: «Così non va: dobbiamo effettuare più espulsioni e più rapidamente». Inoltre, il capo del governo federale respinge l’ipotesi di un inasprimento delle politiche sull’immigrazione come manovra per riconquistare consensi: «Sono contrario alla tattica politica, si tratta sempre di trovare soluzioni concrete ai problemi». La linea dura sui migranti è condivisa dal Partito socialdemocratico tedesco (Spd) e verrà attuata con un accordo generale nell’esecutivo. «Regolare l’immigrazione è il nostro compito e sono sicuro che il governo federale sia strettamente unito nella questione: tutti sappiamo ciò che deve essere fatto ora», aggiunge Scholz. Infine, il cancelliere ribadisce qual è il suo compito: «È preoccuparmi che non esitiamo, dobbiamo essere duri quando qualcuno non ha diritto a rimanere».