Il boom di sbarchi degli ultimi giorni ha riaperto l’emergenza migranti ed i sindaci del Pd lanciano l’allarme. Diversi amministratori locali dem nelle ultime ore hanno manifestato disappunto per la linea del partito guidato da Nicola Zingaretti, mettendo in risalto problemi non indifferenti nella gestione della situazione. Il segretario ha espresso forte contrarietà riguardo l’azione del ministro Lamorgese, ma i sindaci dem chiedono risposte immediate. Netto il giudizio di Giorgio Gori, primo cittadino di Bergamo: «[…] quando, con parole chiare, avremo il coraggio di dire che non possiamo accoglierli tutti. Quando cominceremo a chiedere, a questi ragazzi, di imparare la nostra lingua e un mestiere. Dove sta scritto che ai migranti non bisogna chiedere nulla? É di sinistra emanciparli e non mantenerli. E’ di sinistra avere una griglia di regole e non lasciare i suoi sindaci disarmati», le sue parole riportate da Il Foglio.



MIGRANTI, ALLARME SINDACI PD: É CAOS

Giorgio Gori non è l’unico sindaco del Pd a prendere posizione sul tema e particolarmente graffiante è l’affondo di Calogero Firetto, primo cittadino di Agrigento. Il comune siciliano sta facendo i conti con la ripresa di massicci sbarchi di migranti, alcuni dei quali positivi. E l’allarme è tutt’altro che cessato, considerato che molti di loro stanno scappando: «E’ vero. Chi non lo farebbe? Sento dire, anche nel Pd, ‘più siamo e meglio stiamo. E’ il bello della mescolanza’. Mi dispiace ma non sono d’ accordo. Ci sono ancora, a sinistra, troppe stupidaggini totemiche».



A rinfocolare il dibattito ci ha pensato anche Emilio Del Bono, sindaco di Brescia, che ai microfoni di Repubblica ha messo in chiaro che «non si possono chiudere i porti ma neppure pensare di gestire i migranti con l’anarchia». La richiesta è chiara, maggior coraggio: «Manca un governo del fenomeno migratorio. Il Pd e l’esecutivo mostrino lo stesso coraggio che hanno avuto con il lockdown e sul Recovery Fund, anche per affrontare il problema dei migranti. E ascoltino noi sindaci, che abbiamo molto da dire. Senza rimozioni».

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