Nato da poco, il nuovo governo britannico di Rishi Sunak è già nella bufera. Il primo scivolone è della ministra dell’Interno Suella Braverman, di cui i laburisti hanno chiesto le dimissioni. Ha parlato di “invasione” in riferimento ai migranti in Uk, beccandosi anche la reprimenda del ministro dell’Immigrazione. “I britannici devono sapere quale partito è responsabile dell’invasione sulle nostre coste meridionali“, le parole che hanno scatenato le polemiche. Ma sono toni dovuti alla crisi migranti che sta attraversando anche la Gran Bretagna (oltre alla Germania, come emerso di recente). Nonostante la Brexit e le promesse di linea dura anti-immigrazione, quest’anno 40mila migranti hanno infatti attraversato la Manica per approdare in Gran Bretagna. Gli hotspot scoppiano, le tensioni salgono e a Dover un uomo ha colpito con bombe molotov un centro migranti prima di togliersi la vita. Al centro di Manson, nel Kent, ci sono il doppio degli ospiti rispetto alla capacità.



La situazione è fuori controllo“, ha avvertito Suella Braverman. Scivolone a parte, si è distinta per la sua chiarezza. La pretende anche dal governo di cui fa parte, infatti, ha chiesto ai colleghi di essere chiari con l’opinione pubblica riguardo il fatto che il sistema di asilo “è rotto”. Infatti, il ministro dell’Interno ha affermato che è quasi impossibile ospitare tutti i migranti e che è giunto il momento di “smettere di fingere” che chiunque attraversi la Gran Bretagna sia un rifugiato in difficoltà. Molti invece sono “facilitati da bande criminali” o addirittura “membri di bande criminali“.



MIGRANTI UK, “BASTA FINGERE, NON TUTTI IN DIFFICOLTÀ”

La “colpa” della ministra Suella Braverman è quella di aver usato un linguaggio notevolmente crudo, paragonando gli sbarchi dei migranti ad un’invasione, ma d’altra parte vuole prendere provvedimenti severi per affrontare la questione. “Solo quest’anno sono arrivate sulla costa meridionale circa 40mila persone, molte delle quali agevolate da bande criminali, alcune delle quali membri effettivi di bande criminali. Smettiamola di fingere che siano tutti rifugiati in difficoltà. Tutto il Paese sa che non è vero. E sono solo gli onorevoli colleghi che fanno finta di niente. Il sistema è rotto, l’immigrazione clandestina è fuori controllo e troppe persone sono più interessate a fare giochi politici, a nascondere la verità, che a risolvere il problema“. La ministra ha rivelato anche che il ministero che guida spende 6,8 milioni di sterline al giorno per ospitare i migranti negli alberghi.



Ha quindi dichiarato guerra al suo stesso dipartimento, rivelando di essere “inorridita” nel constatare che il governo spendeva in media 150 sterline a persona, per notte, per ospitare i migranti negli alberghi. “Per me questo non è un uso accettabile del denaro dei contribuenti”. Una fonte governativa ha dichiarato che il primo ministro Sunak è d’accordo con il Ministro degli Interni sulla necessità di controllare l’immigrazione, ma non avrebbe necessariamente descritto la situazione come una “invasione“. La fonte infatti ha precisato: “Non sono sicuro che userebbe lo stesso linguaggio“. Ma l’orientamento è condiviso: “L’immigrazione illegale è un problema che il Paese deve tenere sotto controllo“.