ALLARME SBARCHI MIGRANTI, I DATI FRONTEX “STANANO” LA GESTIONE LAMORGESE
Sbarchi record di migranti in Italia, «mai così male dal 2016»: titolava così nei giorni scorsi “El Pais” in Spagna, molto simile a quanto denuncia “Le Monde” in Francia, non certo due quotidiani che esprimono un’area condivisibile al Centrodestra. Eppure l’estate 2022, la prima a pieno regime dopo la pandemia Covid-19, vede forti polemiche e critiche sulla gestione italiana di approccio all’emergenza. Se in questo focus ci siamo occupati dei numeri e dei costi che stanno dietro all’emergenza sbarchi di queste settimane, ecco qui una rapida “passata” di quanto all’estero l’opinione circa l’emergenza immigrazione non veda il Governo Draghi e la Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese in primissimo piano.
«L’Europa affronta un ritorno massiccio dei migranti», è il titolo di “Le Monde” dopo che il dibattito in Francia è tornato a farsi imponente negli ultimi giorni, complici le forti difficoltò economiche di un Continente alle prese con l’allarme inflazione e caro energia. «Sulla rotta dei Balcani, migliaia di persone cercano di vacare tra la frontiera tra le Serbia e l’Ungheria per entrare nell’Ue, mentre nel Mediterraneo l’Italia supera di nuovo la Spagna come primo Paese di sbarco», rilanciano ancora Oltralpe. L’emergenza arriva fino nelle strade di Bruxelles, dove – denunciano i media locali – «richiedenti dormono per la strada e le liste di attesa si allungano nei centri di accoglienza ormai saturi». Secondo gli ultimi dati Frontex – l’Agenzia Europea della Guardia di Frontiera e Costiera – dall’inizio dell’anno 155.000 migranti hanno varcato le frontiere d’Europa, l’86% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
FRANCIA E SPAGNA CRITICANO GESTIONE ITALIA SULLO SBARCO DEI MIGRANTI
Proprio su questi dati tanto in Francia quanto in Spagna reclamano un intervento più deciso tanto dell’Europa quanto degli stessi Paesi alle prese con gli sbarchi, Italia in testa: «L’immigrazione irregolare in Europa cresce al ritmo più alto dal 2016», titolava “El Pais” solo pochi giorni fa. Il quotidiano spagnolo spiegava come l’incremento dei flussi riguarda al momento tutte le rotte, eccetto quella dello Stretto di Gibilterra: la Spagna registra infatti un calo degli arrivi rispetto al 2021, complice probabilmente i guai avvenuti nelle enclavi spagnole in Nord Africa dei mesi scorsi.
«Un miscela tra crisi economiche, alimentari e climatiche, conflitti armati, e l’avanzata del fondamentalismo islamico spingono migliaia di persone di Africa e Asia a partire per il continente europeo», è la spiegazione data da “El Pais” in merito al calo degli sbarchi spagnoli. Resta però il nodo italiano, con la campagna elettorale in piena corsa che porta il livello dello scontro a toni nuovamente aspri: «Mi arrivano da Lampedusa notizie di duemila sbarchi in poche ore. Siamo veramente in una situazione di emergenza. Mi chiedo se il ministro Larmorgese sia stata avvistata su un’isola deserta o se sia in vacanza. O se si trovi addirittura su un altro pianeta. Insomma: il ministro dov’é?», attaccava ieri da Messina il leader della Lega Matteo Salvini, «Chi scappa davvero dalla guerra – ha concluso l’ex Ministro – deve essere accolto come un principe, una principessa, come stanno facendo gli italiani da chi fugge dalla guerra in Ucraina. Non occorrono i blocchi per i migranti, basta rimettere i decreti sicurezza e al Viminale non ci sia chi non vede, non sente e non parla. Anzi, se avete notizia dell’attuale ministro dell’Interno segnalatelo a ‘Chi l’ha visto?».