L’Unione europea dovrebbe mettere fine all’ipocrisia sull’immigrazione e concentrarsi invece sulle vie legali. A bacchettarla è l’ex primo ministro greco Alexis Tsipras. «È il massimo dell’ipocrisia contare centinaia di uomini, donne e bambini morti in fondo al Mediterraneo, mentre alcuni a Bruxelles, Atene, Budapest o Berlino considerano il diritto internazionale un “lusso” o “obsoleto” e ci dicono che tutto ciò di cui dobbiamo discutere è quanti euro saranno dati ai Paesi che ospiteranno i rifugiati». Ne ha parlato ai microfoni di Euractiv. Il riferimento è anche la strage di migranti al largo delle coste greche. «Dimostra nel modo più chiaro il fallimento non solo della Grecia, ma dell’intera UE nel promuovere una politica strutturata in materia di rifugiati/migrazione che mette la salvezza delle vite umane come prima priorità».



Tsipras boccia l’accordo Ue sui migranti, la cosiddetta riforma dell’asilo, infatti ritiene che i negoziati debbano cambiare radicalmente direzione, concentrandosi sulla garanzia di «percorsi legali e sicuri, reinsediando i rifugiati dai Paesi terzi agli Stati membri dell’UE in modo equo». Per l’ex primo ministro greco va garantito un numero significativo di posti di ospitalità annuali (pledges) nei Paesi europei.



TSIPRAS COME LEGA “COOPERARE CON PAESI TERZI”

Inoltre, Tsipras ai microfoni di Euractiv ha aggiunto: «Più rafforziamo le rotte legali e sicure e più miglioriamo il ruolo dell’UE e la nostra cooperazione in materia di migrazione con i Paesi mediterranei non appartenenti all’UE, più deboli saranno le reti di trafficanti e le rotte illegali e pericolose che creano». Anche per la Lega è possibile un vero dialogo con i Paesi di provenienza. «La Tunisia è un esempio importante di come si possa lavorare per creare partenariati e per affrontare in maniera integrata la crisi migratoria e il tema dello sviluppo per entrambe le sponde del Mediterraneo», ha dichiarato Susanna Ceccardi, eurodeputata del Carroccio, a Ricercaitaliana.



Infatti, la Lega da anni chiede il rafforzamento della dimensione esterna tramite accordi di cooperazione con gli Stati terzi in materia di rimpatri e prevenzione della migrazione irregolare. «Bisogna agire molto duramente e in maniera repressiva, come fatto dal governo italiano, nei confronti delle organizzazioni criminali che gestiscono la tratta di esseri umani nel Mediterraneo, perché non c’è politica più responsabile che quella di rompere la tratta degli scafisti», ha aggiunto Ceccardi, secondo cui «la politica migratoria europea non funziona bene al momento».

“PURTROPPO VALORE VITA NON È LO STESSO PER TUTTI”

Giovedì Tsipras ha fatto visita ai sopravvissuti del naufragio e pubblicato una foto su Facebook, descritta dai media greci come un pugno nello stomaco, perché riprendeva un adolescente sopravvissuto alla ricerca del fratello dopo il naufragio. «Purtroppo oggi il valore della vita non è lo stesso per tutte le persone […] Alla domanda ‘quanto vale una vita umana?’ la risposta è l’origine, il colore, la capacità finanziaria», il commento di Tsipras. Poi ha concluso: «Abbiamo scelto da che parte stare: con l’essere umano, senza condizioni. E mentre la realtà diventa più dura, cresce la nostra ostinazione a difendere l’uguaglianza, la giustizia e l’umanità».