Scontro aperto tra l’amministrazione Biden e New York sul fronte migranti in Usa. La città chiede più fondi per gestire i flussi in entrata, a causa dell’emergenza con cui è alle prese, nel frattempo la destra cavalca le proteste. Il clima è incandescente tra accuse incrociate, ricorsi in tribunale, richieste di fondi, proteste e problemi di sicurezza. Il problema non riguarda solo New York, ma anche altre grandi città e Stati, alimentando tensioni destinate ad infiammarsi nel pieno della campagna elettorale verso le elezioni presidenziali del 2024. Biden deve affrontare le accuse che arrivano dalla governatrice Kathy Hochul e dal sindaco di New York, entrambi democratici.



Sono quasi 100mila i migranti richiedenti asilo arrivati quest’anno. Molti di loro sono costretti a dormire per strada dopo che gli alloggi sono andati esauriti, quindi si cercano nuovi spazi negli edifici pubblici, in aeroporti e ospedali. Nel frattempo, centinaia di manifestanti continuano a radunarsi a Brooklyn, Staten Island e nel Queens per protestare contro i rifugi per migranti.



ADAMS E HOCHUL CONTRO BIDEN SU EMERGENZA MIGRANTI USA

Domenica alcune decine di persone organizzate in corteo contro i migranti sono arrivate a casa del sindaco di New York, Eric Adams, a Manhattan, arrivando a scontrarsi con militanti della sinistra e agenti di polizia giunti sul posto. Nelle scorse settimane Adams aveva ripetutamente attaccato l’amministrazione Biden per non aver aiutato la città con più risorse per ospitare i migranti e per non aver accelerato le autorizzazioni al lavoro. Adams non si oppone ai nuovi ingressi, ma chiede alla Casa Bianca più risorse e procedure più rapide per integrare i nuovi arrivati. «I nostri leader a Washington devono ridisegnare ed estendere lo status di protezione temporanea per i migranti».



Invece, la governatrice Kathy Hochul ha dichiarato più volte che «la crisi dei migranti ha avuto origine dal governo federale e deve essere risolta con il governo federale», quindi ha chiesto all’amministrazione Biden di individuare terreni e siti da usare come rifugi temporanei. Dal canto suo, l’amministrazione Biden ha inviato due lettere tramite il segretario per la Sicurezza nazionale, Alejandro Mayorkas, per rispondere alle preoccupazioni di Adams e Hochul, dando la disponibilità dell’hangar all’aeroporto John F. Kennedy e segnalando altri siti federali. D’altra parte, li ha anche invitati ad abbassare i toni della polemica.