Miguel Bosè ha svelato di avere avuto un rapporto conflittuale con i suoi genitori. In occasione dell’uscita del libro autobiografico “El hijo del Capitan Trueno”, l’artista spagnolo ha ripercorso la sua infanzia. Miguel Bosè ha confidato che il suo desiderio di emergere e di affermarsi era in contrasto con ciò che auspicavano per lui i suoi genitori: “Il problema che aveva Miguelito era quello di sopravvivere tutti i giorni a quei due mostri che così tanta ombra generavano un’eclisse su di me”. Il cantante ha poi raccontato di essere stato un ragazzo riservato ma appassionato di cultura, una predisposizione che preoccupava il padre: “Mio padre voleva che fossi un uomo come Dio comanda: un ’macho’, un cacciatore, un donnaiolo. o ero di carattere più lombardo, più sensibile. Mia madre gli chiese quale fosse il problema del fatto che io leggessi molto. ’Che il bimbo sarà gay, Lucia! Di sicuro!”.



Con la madre Lucia Bosè il rapporto era migliore. Tra i due c’era una stima reciproca sebbene sia stata lei stessa ad aver raccontato più volte di non essere stata una mamma affettuosa: “Non sono una di quelle che dà bacetti, abbracci, ho amato i miei figli e continuo ad amarli immensamente, anche se da lontano”.

Miguel Bosè negazionista e complottista: “Dov’è il virus? Io non lo vedo”

Miguel Bosè ha detto di non voler parlare delle sue precedenti dichiarazioni sulla pandemia. Negli scorsi mesi, il cantante aveva assunto una posizione negazionista: “Solo io possiedo la verità, altro che bufale. Sono negazionista e lo dico a testa alta. Non mi interessa ciò che pensano gli altri, se avessi dato peso alle parole di altri non avrei mai avuto questa carriera. Dov’è il virus? Io non lo vedo. Questo è solo un complotto per sottomettere i popoli e vendere i vaccini, io mi sono informato e documentato. Non ci servono i vaccini, ma le cure”.

Miguel Bosè aveva addirittura parlato di un complotto pianificato da supermiliardari: “Questa falsa pandemia non è nata dalla Cina, ma da un cartello di supermiliardari psicopatici che rispondono al nome di Forum di Davos. Hanno pianificato tutto questo da 10-15 anni, basta cercare le informazioni sul web e troverete tutto. Queste persone si credono padroni dell’umanità e del pianete perché sono molto ricchi e molto arroganti. Ma vedrete: cadranno tutti, uno dopo l’altro. Politici, scienziati e imprenditori farmaceutici: non potranno più uscire di casa tranquilli. Ci sarà un’altra Norimberga e coinvolgerà tutto il sistema, da destra a sinistra. Voglio un mondo nuovo e lo avremo”. Miguel Bosè si rifiutò addirittura di confrontarsi con uno scienziato quasi come se la morte della madre lo avesse accreditato direttamente per parlarne facendogli assurgere autorità.