Tornato nella forma migliore in campo in questi giorni per allenare i suoi (sia pure in piccoli gruppi e facendo attenzione alle norme del distanziamento sociale) a Casteldebole, Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna torna a parlare del rapporto con il club, cui ha fatto ritorno solo a metà del 2019 (dopo la breve esperienza occorsa nella stagione 2008-09). Un binomio che fino ad ora ha portato solo che grandi soddisfazioni per entrambi: la piazza rossoblu è innamorata di Sinisa, che proprio l’anno scorso riuscì in extremis a salvare il club della retrocessione in Serie B. E su questo tema parte proprio la chiacchierata che l’allenatore serbo ha intrapreso oggi con le giovanili rossoblu, attraverso un Webinar dell’academy del club. Mihajlovic, non nascondendosi infatti rivela: “La più grande soddisfazione vissuta col Bologna, per ora, è averlo salvato: in quella situazione anche i più grandi ottimisti non avrebbero mai pensato che potessimo finire la stagione in quella maniera. Per ora è la soddisfazione più grande, sì. Per ora… “. Solo per ora: perchè Mihajlovic come i suoi giocatori certo non possono che puntare ai traguardi più alti.
E oltre alle ambizioni ecco che lo stesso tecnico di Vukovar poi rivela l’origine del suo forte attaccamento al Bologna: “Il Bologna è stata la mia prima squadra da allenatore: questo non si dimentica, una squadra di serie A che dà fiducia ad un ragazzo che ha smesso di giocare da poco, beh, dieci anni fa non succedeva, ora un po’ di più. E questo non lo dimentico, ed è un motivo per il quale sono tornato qui: non mi piace avere debiti, e volevo finire il lavoro iniziato qui”. Mihajlovic ha alla fine aggiunto: “Sono tornato per la gente: l’anno dopo ho salvato il Catania e quando sono venuto a giocare Bologna si è alzata in piedi. Ho sempre avuto un bellissimo ricordo della città e dei bolognesi: quando l’anno scorso mi hanno chiamato, non c’ho pensato un attimo. Volevo ripagare i bolognesi”.
MIHAJLOVIC E IL RAPPORTO COI GIOCATORI
Ma oltre a dichiarare ancora una volta il suo grande amore per la piazza rossoblu (ovviamente più che ripagato) e a svelarsi a cuore aperto, ecco che per Mihajlovic, nella lunga chiacchierata fatta con le giovanili dei felsinei, pure che spazio per qualche battuta e perchè no, anche qualche curioso retroscena sullo spogliatoio della prima squadra. Proprio sul rapporto con i suoi giocatori l’allenatore serbo poi dichiara: “Io, scherzando, dico che i miei calciatori sono liberi di fare quel che voglio io. Ho un bellissimo rapporto con loro, a volte mi fanno arrabbiare ma ognuno deve vivere la sua età. Sono tutti bravi ragazzi, io a 22 anni facevo anche di peggio. Da piccolo quando mio padre mi parlava dicevo ‘Ma che ne sa’. Poi ho scoperto che aveva ragione. Il rapporto coi calciatori è sempre da padre a figlio o da fratello maggiore, pur avendo rispetto dei ruoli”. In chiusUra poi Mihajlovic aggiunge: “Bisogna essere veri, leali, sinceri: è il modo migliore per essere rispettati. Se non ti rispettano allora diventa un problema”