Mika e il ricordo della mamma scomparsa

Mika ha spiegato di non aver rivisto nulla delle sue performance all’Eurovision con Alessandro Cattelan e Laura Pausini: “E’ stato davvero un onore essere su quel palco. Laura e Ale sono stati molto generosi con me”, ha spiegato. “Profondamente nel mio cuore mi sento europeo”, ha spiegato.  Parlando dell’attuale periodo della sua vita ha spiegato: “Sono cambiate alcune cose nella mia vita, come sai sono stato un ragazzo che ha sempre lavorato e formato da sua madre. Abbiamo lavorato fino agli ultimi mesi della sua vita quando ormai era impossibile comunicare con lei. Poi lei è andata via ma stranamente tra tutto il lavoro che faccio lei c’è e sento la responsabilità di far vivere la sua idea”, ha spiegato.



Per questo, ha aggiunto Mika, tutto ciò che fa è in suo onore. “Sono stato formato e cresciuto con tanto sacrificio da parte sua”, ha aggiunto, “Ho un senso di responsabilità ma c’è anche un vento sotto le mie ali che so che è collegato a lei e voglio fare delle cose belle a tutti i costi, voglio andare avanti e continuare a sognare”. (Agg. di Emanuela Longo)



Mika si racconta a Domenica In dopo l’Eurovision

Mika, in collegamento da Parigi con Domenica In ha esordito: “Sto bene ma un po’ stanchino ma non posso lamentarmi”. Dopo i complimenti di Mara Venier per la conduzione dell’Eurovision e per la sua performance, il cantante ha commentato: “Io sono lì su questo pianoforte magico, durante le prove mi sono reso conto della stupidata che ho fatto, senza gancio a 8 metri di altezza! L’unica cosa che ho pensato è stata ‘se cado adesso sarà una brutta fine’”. Il cantante ha ammesso di essersi lasciato prendere dall’adrenalina del momento.



Tra le altre esibizioni di Mika all’Eurovision, anche quella del cuore gigante: “Era un momento molto forte”, ha ammesso il cantante. “Avevo chiesto 7600 bandierine con il cuore”, ha aggiunto, “io volevo portare a casa un po’ di queste bandiere ma non ne ho neppure una in casa. Le bandiere sono molto importanti”, ha spiegato. L’idea era proprio questa: per un momento andava lasciata la bandiera delle nazioni per alzare quella bianca con il cuore rosso. Il suo messaggio ha toccato il cuore di tutto il mondo: “E’ stato un messaggio di pace fortissimo!”, ha commentato Mara Venier. (Agg. di Emanuela Longo)

Mika e il rapporto con l’Eurovision

Mika ospite di Mara Venier a Domenica In dopo il trionfo all’Eurovision Song Contest 2022 dove è stato uno dei conduttori con Laura Pausini e Alessandro Cattelan. Il trio ha brillato durante tutte le tre puntate regalando uno spettacolo senza precedenti durante la finalissima quando si sono esibiti con performance davvero pazzesche. Per il cantautore di origini libanesi, la partecipazione all’Eurovision è arrivata dopo una serie di no detti nel corso degli anni. Ben 5 no sono stati detti da Mika per rappresentare l’Inghilterra all’Eurovision. Il cantante, infatti, nel 2015 rilasciò una intervista in cui criticò moltissimo la kermesse canora. “La maggior parte delle canzoni che sono all’Eurovision sono vergognose. Sono una merda. Non credo sia consentito portare canzoni migliori. Non fa parte di quel gioco. Devi per forza presentare canzoni terribili” – sono state le parole di Mika che quest’anno si è rimangiato tutto.

“E’ vero ho dette quelle cose. Tutti noi abbiamo detto delle cose di cui ci siamo poi pentiti. Mi sono espresso così come una reazione a quello che mi era stato richiesto in quel momento. C’erano alcune cose di Eurovision che mi piacevano, altre no come a tutte le persone a cui piacciono o non piacciono delle cose. Specifico che ho criticato la rassegna anni fa per il suo aspetto musicale. Oggi vorrei non aver detto quelle parole, ma è anche vero che a livello musicale e produttivo Eurovision è molto cambiato, oggi è una macchina da spettacolo pazzesca e sono davvero felice di esserci” – ha detto a gran voce in conferenza stampa.

Mika racconta della guerra vissuta quando era bambino

Artista unico e poliedrico, Mika in una intervista rilasciata a Cosmopolitan ha parlato anche della guerra che ha vissuto quando era solo un bambino. “Per come l’ho vissuta io da bambino, per come stiamo vivendo questa in Ucraina, da europei, è un fantasma che è anche una presenza. Destabilizzazione profonda, è a pochi passi da noi, ne senti l’effetto ma a distanza perché puoi sempre pensare: meglio dove sono che lì” – ha detto il cantante di “Grace Kelly” che ha poi aggiunto – “La guerra me la ricordo che avevo due anni, ci spostammo a Parigi e lì, nella bolla libanese, gli spari erano sempre un sottofondo come l’impatto del-le lacrime, della paura, del dolore”.

Quella guerra non l’ha mai dimenticata anche perchè il padre fu presto in ostaggio: “la guerra vera ti prende quando è tuo padre che viene preso. In ostaggio, com’è accaduto al mio durante il conflitto del Golfo. Eravamo sempre nello stesso appartamento a Parigi ma in quel caso il mondo è crollato anche per noi: circondato dai soldati di Saddam Hussein c’era lui, e non un altro. Quello che è tornato non era più papà, ma Mike”.