Mika: “Questo è un tour dove la musica prende posizione centrale”

Mika ha aperto l’edizione 2023 di Piano City Milano con un concerto, “l’inaspettato”, al Castello Sforzesco cui hanno preso parte 200 fortunati spettatori. Accompagnandosi al pianoforte, l’artista ha eseguito alcuni dei brani più celebri del suo repertorio come “Lollipop” e “Grace Kelly”. A luglio, il cantante tornerà in Italia per sei date “piccole, ma con grande potenziale, nella libertà data da una dimensione acustica“, ha dichiarato. Nel mezzo, il cantautore britannico, sarà in tour in Asia e passerà per la Francia in qualità di ambasciatore della Filarmonica di Parigi, prima di pubblicare un disco in francese e un altro, con pezzi diversi, in inglese. “La cosa importante è che ogni dimensione sia collegata all’altra. Voglio che un mondo quasi snob come quello sinfonico sia collegato alla mia parte pop e che la musica sia collegata a quel che faccio in televisione“, ha evidenziato Mika come riportato al Corriere della Sera.



Intervistato dal portale rockol.it, il cantautore ha rivelato: “Questo è un tour dove la musica prende posizione centrale, con dei momenti di show artigianali. diversi da quelli che si vedono di solito dal vivo. Qualcosa di fatto a mano, con il pianoforte che si trasforma, non filosoficamente ma realmente. Tutto fatto a mano, con la materia vera che crea dei pop-up enormi”.



Mika: “Avevo bisogno di una motivazione forte, per fare musica essenziale e forte”

Sono quattro anni che non esce un album di Mika. Sui due nuovi lavori che usciranno in inglese e in francese, il cantautore ha raccontato al portale rockol.it: “Sono nati dopo un periodo turbolento per me, artisticamente parlando: anche se facevo show, tv e altre cose, mettersi a scrivere era difficile”. Il precedente album del cantautore britannico rappresentava un omaggio alla mamma che poi è morta nel corso della pandemia: “è stato difficile ritrovare un perché. Avevo bisogno di una motivazione forte, per fare musica essenziale e forte”.



Al Piano City, Mika si è dovuto esibire con il piano. Sul ruolo che lo strumento ha avuto, il britannico ha affermato: “Sapevo che dovevo scrivere con quello strumento: all’inizio il processo è stato difficile, ho cominciato passo dopo passo, mattoncino dopo mattoncino, come i Lego, come un artigiano. Mi sono preso del tempo, che è la cosa più preziosa di questo mestiere“. L’anno scorso, a Torino, è stato uno dei tre conduttori dell’Eurovision. Quest’anno Mika ha apprezzato la bandiera progress pride che Marco Mengoni ha sventolato assieme al tricolore.