Mika è intervenuto pochi minuti fa ai microfoni del Tg1 sul celeberrimo balconcino di Vincenzo Mollica. Proprio rivolgendosi all’inviato Rai, l’artista libanese gli ha riconosciuto uno status di assoluto primattore nella storia della kermesse canora più celebre del Belpaese. “Tu sei la storia del Festival”, ha detto il cantante al giornalista che, stupito dall’inatteso tributo dedicatogli, ha preso amichevolmente le distanze da tale affermazione, affermando: “Io sono una briciola, una mollica del Festival di Sanremo”. Poi, immancabile, il duetto con il pubblico assiepato al di là delle transenne che delimitano l’accesso al teatro “Ariston”. Proprio Vincenzo Mollica ha intonato il brano “Via con me” di Paolo Conte, mentre Mika ha regalato ai suoi fan l’attacco di “Relax, take it easy”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



MIKA OSPITE AL FESTIVAL DI SANREMO 2020

Mika è senza sosta e per chi lo segue da tempo non è di certo una scoperta. Dopo aver iniziato il mese di febbraio alla grande, grazie a live a Bolzano e in Calabria, oggi, giovedì 6 febbraio, sarà ospite di Sanremo 2020 per la serata dedicata ai duetti. Alcuni giorni fa, l’artista libanese è stato anche a Padova con il suo Relevation Tour e ha registrato un sold out “che mi scalda il cuore e fa cominciare alla grande la settimana di tour in Italia”, scrive sui social. Mika però non intende fermarsi ancora: domani sarà aBari e poi questo sabato raggiungerà Reggio Calabria. “Sono così orgoglioso di essere il primo artista internazionale a coprire l’intera penisola da Nord a Sud! Eccoci con la seconda tappa del tour italiano, è così bello iniziare con un tutto esaurito”, aggiunge. Per questo suo nuovo tour, Mika ha deciso di non adattarsi più al Paese in cui si sarebbe esibito. “Questa volta il live sarà uguale in tutti quelli in cui mi esibirò”, dice a La Gazzetta del Mezzogiorno, “poi un’altra cosa forte che possiamo fare in questo momento è provocare l’amore, l’intimità, perchè dentro queste due componenti si può parlare di tutto, anche di cose graffianti: tutta la verità che entra nella musica deve uscire dal palco”. L’ex giudice di X Factor si impegna così per combattere il finto sensazionalismo, che vede come una malattia in grado di insediarsi nel cuore della cultura popolare, in un momento così delicato per la società come quello attuale.



MIKA E IL SUO AMORE PER L’ITALIA

L’Italia ama Mika e il cantante ricambia: non ci sono dubbi e il suo arrivo a Sanremo 2020 ne è solo la conferma. Anche se in realtà più si addentra nello Stivale, grazie ai suoi concerti, più si rende conto di non comprendere il nostro Paese. “E’ esattamente la cosa che più mi affascina“, sottolinea a La Gazzetta del Mezzogiorno, “è una nazione che ha tirato fuori in me una sorta di poesia adulta, perchè qui è permessa, mentre in America ad esempio non si può così tanto”. Per questo Mika è sicuro che il Bel Paese gli abbia dato il modo di esprimersi, di cambiare rotta rispetto a tutti quei luoghi invece in cui si è ritrovato in una gabbia. Un bel cambiamento se si pensa che Mika, da giovanissimo, cantava da soprano. “Ho studiato con una maestra molto brava al Conservatorio di Mosca“, rivela, “che mi ha insegnato le diverse tecniche vocali. Adesso per esprimermi ho voluto utilizzare tutte le varianti della mia vocalità“. Un atto dovuto, dato che il titolo del suo ultimo album è My Name Is Michael Holbrook e implica un ritorno alle origini dell’artista, a quel nome che per tanti anni ha quasi rinnegato e che alla fine gli ha permesso di ritrovare se stesso. L’ultimo singolo, in radio dallo scorso 31 gennaio, è invece Dear Jealousy. Il brano, scritto con Amy Wadge e George Moore, punta dritto alla gelosia come invidia, quel sentimento che ha influenzato la vita del cantante. E non solo diretto verso gli altri, ma a volte persino nei suoi stessi confronti.

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