Forse non tutti sanno che Mike Bongiorno ha condotto il Festival di Sanremo per ben undici volte, due in meno del ‘rivale’ Pippo Baudo
Mike Bongiorno è stato il secondo presentatore ad aver condotto più volte il Festival di Sanremo. Dalla sua prima edizione del 1963 all’ultima nel 1997, con diversi momenti di stacco ovviamente. La prima edizione guidata da Mike Bongiorno ci ricorda il mitico bianco e nero in diretta dal Casinò di Sanremo. Erano i tempi di una scenografia minimalista, di un’orchestra sobria rispetto a quella a cui siamo abituati oggi. Le prime due serate venivano trasmesse alla radio sul “Secondo programma”, l’attuale Rai Radio2, l’ultima al sabato sera in tv.
È l’epoca in cui le persone si ritrova nei pub o nelle case delle persone che hanno acquistato un televisore, insomma altri tempo. L’edizione del 1963 è vinta da un giovane Tony Renis che interpreta in maniera impeccabile, “Uno per tutte”, brano scritto assieme con Mogol e Alberto Testa. Ad affiancare Mike Bongiorno ci sono Rossana Armani, Edy Campagnoli, Giuliana Copreni e Maria Giovannini.
Mike Bongiorno e il legame speciale col Festival di Sanremo, la sua ultima conduzione nel 1997
Il celebre conduttore torna nel 1964 con Giuliana Lojodice, nel 1965 con Grazia Maria Spina, nel 1966 con Paola Penni e Carla Maria Puccini, nel 1967 con Renata Mauro. Una piccola pausa e poi il ritorno nell’edizione del 1972 con Sylva Koscina e Paolo Villaggio. L’anno successivo lo ritroviamo al timone con Gabriella Farinon, poi la pausa di un anno e ancora la conduzione del Festival, questa volta con Sabina Ciuffini.
Nel 1978 Mike Bongiorno conduce con Maria Giovanna Elmi, nel 1979 con Anna Maria Rizzoli. Torna, per l’ultima volta, nel 1997 assieme a Piero Chiambretti e Valeria Marini. Il signor “Allegria!” subentra a Pippo Baudo, avvalendosi, come dicevamo, della freschezza di Piero Chiambretti e Valeria Marini. Quell’anno, un po’ a sorpresa, vincono i Jalisse con “Fiumi di parole”, ripescati dalle nuove proposte dell’anno precedente con un sistema che dava diritto alle prime sette nuove proposte dell’anno precedente di creare una gara nella gara.