Mike Tyson ha fumato marijuana prima dell’incontro esibizione di boxe contro Roy Jones jr terminato in parità nelle prime ore della domenica mattina italiana: non è una notizia di per sé clamorosa, perché è noto che Mike Tyson sia un consumatore abituale di marijuana e nel suo ranch in California coltiva la cannabis, tuttavia il fatto ha creato scalpore. Innanzitutto, è bene precisare che non ci saranno problemi con l’antidoping: trattandosi di un incontro di esibizione, la Commissione atletica della California e la Wbc stabilirono che l’eventuale positività alla cannabis non sarebbe stata perseguita dal momento che lo Stato ne consente l’uso – la sostanza resta vietata dal codice antidoping Wada, dunque in caso di incontro ufficiale il discorso sarebbe stato ovviamente diverso. Mike Tyson poi ne ha parlato nelle dichiarazioni post-incontro con la massima naturalezza: “Certo, ho fumanto prima del match. Lo faccio tutti i giorni. La marijuana mi ha calmato, ma poi non mi ha alleviato i dolori”.
MIKE TYSON FRA IL CASO MARIJUANA E IL FUTURO
Anche il “caso” marijuana contribuisce a tenere alta l’attenzione sul ritorno di Mike Tyson su un ring, che ha fruttato a lui e al suo avversario Roy Jones jr ben 8,4 milioni di dollari a testa. Una cifra altissima, che naturalmente induce Mike Tyson a pensare di vivere altri eventi del genere, in giro per il mondo. Il progetto sarebbe quello di un tour planetario nel 2021, per sfidare in location suggestive gli ex campioni più famosi dei vari Paesi nei quali Tyson farebbe tappa. Si parla anche dell’Italia e nel nostro caso l’idea per Iron Mike, come riferisce Riccardo Crivelli sulla Gazzetta dello Sport, sarebbe quella di disputare un match sempre di esibizione al Colosseo, contro Vincenzo Cantatore che si è offerto spontaneamente: “Il clic mi è scattato subito, l’ho concepita come la rinascita dopo la pandemia”. Mike Tyson a proposito dell’idea di un tour mondiale ha detto: “Tutto è possibile, il cielo è l’unico limite. Sono in grado di aitare molte persone in tutto il mondo”.