Sono dichiarazioni a dir poco scioccanti quelle pronunciate da Mike Tyson, l’ex campione del mondo di boxe che in un’intervista a Espn ha svelato di aver utilizzato in passato l’urina dei figli e un pene finto per superare i controlli antidoping. Iron Mike ha dichiarato:”Volevo utilizzare quella di mia moglie (l’urina, ndr), che però mi disse: ‘Poi risulta che sei incinto’…”. Un sorriso prima di aggiungere: “Così ho pensato che sarebbe stato meglio prendere quella dei miei figli. Come facevo? Usavo un pene finto, che portava sempre con sé il personale del mio staff medico. La maggior parte degli uomini si sente a disagio quando mostri il pene, quindi si voltavano sempre e io potevo ricorrere a questo trucco”. Come sottolineato da “La Repubblica”, l’uso di un pene finto per eludere l’antidoping non è nuovo nel mondo dello sport. Il kit era ed è tuttora facilmente reperibile.
MIKE TYSON: “URINA DEI MIEI FIGLI PER SUPERARE TEST ANTIDOPING”
Non è la prima volta che l’ex re dei pesi massimi, Mike Tyson, fa dichiarazioni di questo genere: già nel 2013 aveva ammesso di aver utilizzato l’escamotage del pene finto per eludere i controlli antidoping, che altrimenti avrebbero evidenziato il suo uso di droga. La novità rispetto al passato sta appunto nella “tecnica” utilizzata, che sfruttava il “pudore” dei controllori per mettere in atto il trucco. Mike Tyson è oggi un uomo completamente diverso rispetto a quello che sul ring si rendeva protagonista di gesti inconsulti (come dimenticare l’orecchio di Evander Holyfield strappato a morsi?) e fuori si rendeva protagonista di una vita dissoluta, caratterizzata dalla dipendenza di alcol e droga, in particolare dalla cocaina. Si stima che nel corso della sua carriera Tyson abbia dilapidato un patrimonio di 300 milioni di dollari.