Tra le vittime del regime di Vladimir Putin, Mikhail Khodorkovsky non usa mezzi termini per criticare il leader del Cremlino. Intervenuto ai microfoni di Repubblica, l’ex oligarca e dissidente russo ha trascorso dieci anni in carcere in Siberia dopo essere finito nella black list della Russia e attualmente si trova in esilio a Londra…



«La guerra di aggressione all’Ucraina è un crimine non solo per il diritto internazionale, ma anche per la legge della Federazione russa», ha esordito Mikhail Khodorkovsky, sottolineando che l’invasione ordinata da Putin è un vero e proprio tradimento degli interessi nazionali russi. Secondo il 60enne, il leader del Cremlino ha l’obiettivo di promuovere un cambio di regime, con la sostituzione di Zelensky, per installare un governo fantoccio. Ma il presidente dell’ex Urss ha fatto male i conti: «L’Ucraina resisterà e la resistenza dell’esercito ucraino è più forte di quanto Putin pensasse».



Mikhail Khodorkovsky: “Putin è un criminale”

Mikhail Khodorkovsky non ha risparmiato attacchi frontali a Vladimir Putin«è un criminale internazionale» –  sottolineando che il suo obiettivo è quello di minacciare quei paesi che fanno parte della sfera d’influenza russa. Il leader del Cremlino va fermato subito e l’Europa deve essere unita nel contrastare la Russia. Per Mikhail Khodorkovsky c’è in gioco molto di più di qualche fornitura di gas, ribadendo che sotto attacco sono libertà, democrazia e diritti su scala globale. Questa la ricetta dell’ex oligarca: «Sono necessarie sanzioni dure sull’apparato di potere politico ed economico russo, sulle istituzioni finanziarie, sull’interruzione del trasferimento di tecnologie avanzate, sul congelamento dei capitali esteri, anche se queste avranno efficacia solo sul medio periodo». È necessario un sostegno militare immediato all’esercito ucraino, ha proseguito il russo, anche perchè il regime può ancora cambiare: «Molti settori economici non condividono l’azzardo di Putin: l’esercito non è così coeso e una prolungata campagna in Ucraina con ingenti perdite potrebbe portare a una rottura».

Leggi anche

DALL'UCRAINA A GAZA/ Sapelli: le monarchie del Golfo saranno decisive nelle due guerre