MILAN E NAPOLI, STAGIONI NO: COS’E SUCCESSO

Per Milan e Napoli non è stata una stagione esaltante. I rossoneri sono finiti terzi nel girone di Champions League, retrocedendo in Europa League dov’è arrivata per giunta l’eliminazione ai quarti di finale. Fuori anche da Coppa Italia e dalla lotta Scudetto, terminata ben presto, il Milan ha dovuto inoltre vedere i cugini dell’Inter alzare la seconda stella in occasione della sconfitta nel derby. Insomma, ci si sono state stagioni migliori.



Per il Napoli è ancora più tragico: da campioni d’Italia, quarti di finale di Champions League e una delle squadre più invidiate in Europa a passare ad essere ottava in classifica, virtualmente nona se la Fiorentina dovesse vincere la partita da recuperare contro l’Atalanta. Tutto ciò con ben tre allenatori in pochi mesi con Garcia come post Spalletti, Mazzarri e poi Calzona per cercare di salvare il salvabile, cercando di arrivare perlomeno in Europa.



MILAN, PIOLI IN BILICO: LA TIFOSERIA SI SCHIERA

Il Milan in Europa ci andrà e lo farà dalla porta principale della Champions League, probabilmente l’unico “successo” in questa annata che peggio non poteva finire. I rossoneri sono passati da sette vittorie di fila ad un mese che definire pessimo è poco. Il 2024 è stato troppo altalenante, con le vittorie senza patemi d’animo che si contano a malapena sulle dita di un mano, senza dimenticare la grande divisione dei tifosi su Stefano Pioli.

Dal centrocampo assente alla gestione dei cambi sbagliati, fino al tasto dolente dei derby. Con quello perso 2-1 che ha consegnato lo Scudetto ai cugini, sono sei i derby consecutivi persi dal Milan con appena due reti segnate, tra l’altro entrambe per il 2-1 (nell’altra, dell’andata, finì addirittura 5-1).



NAPOLI, DALLO SCUDETTO AI TRE ALLENATORI

Il Napoli invece si ritrova a dover ringraziare le cinque squadre in Champions League. Non tanto per puntare al quinto posto, al momento distante 6 punti (in attesa di Udinese-Roma), ma perché in questo modo in Europa League andrà anche l’ottava. Un declino che ha come primo colpevole De Laurentiis, come lui stesso ha ammesso, per aver gestito un post Scudetto con tutto il tempo del caso come davvero non si poteva. Da un possibile ciclo al disastro.

Ora Roma, Udinese, Bologna, Fiorentina e Lecce per cercare di non mancare l’appuntamento con l’Europa e poi sotto con una vera e propria rivoluzione. Dall’allenatore ai giocatori, tenendo conto delle partenze di Osimhen e Zielinski, la necessità di trovare sostituti all’altezza, il miglioramento necessario di una difesa colabrodo, un centrocampo che ha bisogno di rinforzi e un attacco che dovrà vedere un nuovo numero nove e non solo.

CALCIOMERCATO MILAN, IBRAHIMOVIC DECISIVO: LA SUA PROPOSTA PER L’ALLENATORE

Per questo una volta finita l’ultima gara di campionato, le due società dovranno mettersi sotto per migliorare la situazione. In casa Milan si parla di vari nomi con Ibrahimovic, che avrà un ruolo sempre più centrale per il progetto, che avrebbe già contattato Van Bommel sebbene l’idea primaria rimane Antonio Conte, ex allenatore di Juventus e Inter a cui manca solo il Milan per completare il trio delle squadre più vincenti d’Italia.

Furlani invece è più per Lopetegui, ma il tecnico spagnolo sembrerebbe vicino anche al West Ham dunque bisognerà vedere se preferirà i rossoneri alla Premier League. Un altro nome che gradisce è quello di Fonseca, ma sembrerebbe stato scartato nonostante l’apprezzamento. Insomma, non ci sono idee chiarissime e comunque anche giusto che sia il Milan non è dell’idea di far trapelare troppo, anche perché ci sarebbe in lista Thiago Motta, ambito dalla Juventus.

CALCIOMERCATO NAPOLI, TRE NOMI ITALIANI PER LA PANCHINA IN POLE

La panchina del Napoli invece sembra contesa da tre nomi più vari sostituti. Antonio Conte piace molto, come d’altronde Gian Piero Gasperini che potrebbe chiudere il suo percorso all’Atalanta pur rimanendo nel campionato italiano. Infine, ma non ultimo per importanza, ci sarebbe Stefano Pioli. Se davvero il Milan dovesse accompagnare alla porta l’ex tecnico di Lazio e Fiorentina, allora ecco che De Laurentiis potrebbe farsi avanti.

Tra le alternative invece ci sono Italiano e Palladino. Il primo già l’anno scorso era vicino al Napoli come dopo Spalletti, ma nonostante qualche colloquio avrebbe declinato la proposta per rimanere alla guida della Viola, la stessa panchina a cui dirà addio per scelta sua a giugno. Palladino invece sarebbe in qualche modo una soluzione a kilometro zero essendo lui di Mugnano di Napoli, toccherà vedere se il Monza sarà disposta a separarsi.