La cessione del Milan e della Roma agli arabi non si farà, almeno in tempi brevi. I rumors su un passaggio di proprietà per entrambe si erano fatte insistenti nelle scorse ore, in virtù del fatto che sempre più club stanno pianificando appuntamenti in Arabia Saudita, tra cui anche la Supercoppa. Il mondo in questione sta diventando sempre più importante per la Serie A e anche dall’altra parte c’è grande voglia di investire sul calcio italiano.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, tuttavia, non ci sarebbero delle reali trattative. Piuttosto, soltanto l’intenzione di immettere dei fondi nel sistema, come d’altronde avviene da diversi anni. La Roma da alcuni mesi ha infatti come main sponsor Riyadh Seaso, uno degli eventi mondiali di intrattenimento più importanti e visitati al mondo che punta molto sullo sport. L’accordo biennale ha un valore di 25 milioni. Per il Milan, uno dei club più amati dagli arabi, invece, si sta ipotizzando una cessione di piccole quote, in modo da ridurre il peso dei debiti. È da capire però se ciò possa essere coerente con le regole Uefa sulla multiproprietà. Il Pif, fondo sovrano di Riyadh, infatti, è già presente in Europa con il Newcastle.
Milan e Roma, nessuna cessione imminente agli arabi: la situazione
Indipendentemente da come gli arabi entreranno nei club di Serie A, per quel che concerne di Milan e Roma non si parla in nessun modo di cessione. Le due proprietà sono infatti solide. La famiglia Friedkin in circa tre anni ha investito 850 milioni e non ha alcuna intenzione di mollare il suo gioiello, sebbene il bilancio dello scorso anno si sia chiuso con una perdita di 102 milioni. cardLo stesso vale per i rossoneri. Jerry Cardinale sta infatti lavorando per trovare una soluzione conveniente alla risoluzione del debito contratto con Elliott, pari a circa 670 milioni inclusi gli interessi. Non c’è urgenza data la scadenza fissata nel 2025, ma la sensazione è che sarà sicuramente l’attuale proprietà ad occuparsene. Red Bird attraverso I suoi fondi gestisce infatti oggi asset per circa 8 miliardi.