Sarà un settembre caldo per il Milan, ma non ci riferiamo al calcio giocato e quindi al campionato appena cominciato. C’è all’orizzonte il closing con RedBird e le cause legali con soci attuali ed ex azionisti per Elliott. Si parte proprio da quest’ultimo fronte, quindi dalla battaglia legale con Yonghong Li, ex proprietario del club. Il 5 settembre, come spiegato dal Sole 24 Ore, è prevista l’udienza in Lussemburgo in cui il giudice dovrà decidere se confermare il sequestro giudiziario di 364 milioni, ottenuto un mese fa dai legali del misterioso uomo d’affari cinese, gli avvocati di Cleary Gottlieb, o se accogliere il ricorso del fondo Usa che vuole tornare ad avere la disponibilità di questa somma.
La causa era stata avviata da Mr Li nel maggio 2021: la richiesta è di essere risarcito per quanto perso nel luglio 2018, quando perse la proprietà del Milan, a favore di Elliott, a causa del mancato aumento di capitale di una trance di 32,3 milioni, dopo che il fondo gliene aveva prestato 303 nel 2017 per il closing con Silvio Berlusconi. Il sequestro di 364 milioni di euro a favore di Yonghong Li fu ottenuto dallo stesso nel luglio scorso sulla base di una perizia del professor Paolo Gualtieri, consulente e docente di Economia all’Università Cattolica di Milano, riguardo uno dei veicoli di controllo in Lussemburgo del Milan. Elliott ha fatto ricorso contro il sequestro spiegando che l’escussione del pegno è stata fatta nel 2017 rispettando la legge.
BLUE SKY CONTRO VENDITA MILAN A REDBIRD
Nel frattempo, proseguono le trattative tra Elliott e RedBird per il closing. Nel maggio scorso è stato firmato un primo accordo per l’ingresso nel capitale del Milan. Qualche giorno fa Damien Comolli, presidente del Tolosa (club di proprietà proprio di RedBird) in un’intervista ad ActuToulouse ha indicato come il prossimo 6 settembre la data del closing. Ma secondo fonti vicine al Milan, citate dal Sole 24 Ore, questa data non è confermata, anche se il closing resta in programma entro fine settembre.
L’accordo prevede il pagamento di 600 milioni di euro da parte di RedBird ad Elliott e un finanziamento di altri 600 milioni, concessi proprio dal venditore. Quindi, più che di una cessione si può parlare di una partnership. Intanto, proseguono le due cause avviate dal socio di minoranza, la Blue Skye di Salvatore Cerchione, secondo cui la trattativa tra Elliott e RedBird è illegittima. Il fondo usa dal canto suo ritiene questi contenziosi “vessatori”, oltre che “un tentativo di estrarre un valore a cui Blue Skye non ha diritto”. Tra l’altro, il socio di minoranza chiede l’acquisizione degli atti relativi alla cessione del club a RedBird, che però non sono stati ancora consegnati.