Il Milan dice addio agli ottavi di Champions League pareggiando in casa con il Feyenoord per uno a uno, nonostante avesse segnato il gol del momentaneo vantaggio dopo cinquanta secondi di gioco. Adesso viene messa in discussione pure la posizione di Sergio Conceição, non immediatamente ma per la prossima stagione, visto che dei rumors parlavano già prima di un’insoddisfazione di Ibrahimović per l’atteggiamento spesso sopra le righe dell’allenatore portoghese.
Il Milan passa in vantaggio al primo minuto con una rete di Giménez, che sta viaggiando alla media di un gol a partita e si sta dimostrando un ottimo acquisto. Il Milan sbaglia parecchie occasioni da rete nel primo tempo e, come spesso capita, viene poi raggiunto dagli olandesi a metà secondo tempo. E la frittata è fatta.
Il Milan ha giocato con Maignan, che ha sulla coscienza il gol vittoria del Feyenoord all’andata; Walker, normale amministrazione sulla destra; Thiaw centrale con un ottimo Pavlović e un deconcentrato Theo Hernández, che si è fatto espellere per simulazione lasciando la squadra in dieci. Reijnders e Musah a centrocampo; Pulisic, João Félix e Leão dietro al centravanti Giménez.
La sconfitta pregiudica definitivamente la stagione rossonera, che, uscendo dalla Champions League, non è più sicura di partecipare alla prossima, in quanto il quarto posto in campionato non è che un miraggio al momento attuale. La squadra aveva visto una maggiore vicinanza della società recentemente a Milanello, negli spogliatoi e in conferenza stampa, ma non è servito né per la concentrazione (vedi l’espulsione di Theo Hernández) né, conseguentemente, per i risultati.
Non è che tanto valeva tenere Fonseca?