«Non siamo noi i responsabili delle infrazioni, ci dispiace non partecipare all’Europa League. Si doveva mettere fine a questa vicenda, ci siamo tolti questo fardello»: così il presidente del Milan Paolo Scaroni ha commentato l’esclusione dall’Europa League. Quali sono i prossimi passi? Ecco la spiegazione di Carlo Festa: «In tanti si chiedono perché il Milan, e quindi il suo azionista Elliott, hanno deciso di proporre all’Uefa la strada che ha portato all’esclusione dalla Coppa Uefa per un anno. Il vantaggio in particolare è in una precisa direzione: il Milan potrà fare una procedura di settlement agreement sul modello di quella adottata per l’Inter, con l’obiettivo di rientrare nei paletti imposti dalla Uefa nel giro di tre anni». Prosegue l’esperto su Il Sole 24 Ore: «Dunque la domanda seguente è: quindi Elliott resterà almeno per i prossimi tre anni nel capitale del club? A mio avviso non è affatto detto. Infatti se arrivasse, anche in un vicino futuro un compratore, si troverebbe di fronte a un piano a tre anni su cui misurarsi con regole certe e senza il rischio di potenziali multe ogni anno, come stava succedendo dall’arrivo di Elliott. Insomma, il Milan in questo modo ha semplificato i paletti per i prossimi tre anni e anche un potenziale compratore si potrebbe trovare un piano finanziario più semplice da pianificare». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MILAN FUORI DALL’EUROPA LEAGUE: IL COMUNICATO DEL MILAN
Milan fuori dall’Europa League, arriva la replica del club rossonero. «Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha pronunciato un lodo arbitrale transattivo (consent award) che ratifica l’accettazione volontaria da parte di AC Milan di un’esclusione di un anno dalle competizioni europee per le violazioni della normativa UEFA sul Fair Play Finanziario relative ai periodi triennali 2014-2017 e 2015-2018», si legge nella nota ufficiale del Diavolo, che aggiunge: «L’attuale azionista di maggioranza ha rilevato il controllo del Club nel luglio 2018, ereditando consistenti e accumulate perdite, dopo che la proprietà precedente di AC Milan si era resa inadempiente ai debiti. Tali perdite e le conseguenti violazioni dei parametri del FFP, riconducibili alla gestione della proprietà precedente, hanno generato le sanzioni dell’UEFA. Pur nella profonda amarezza per il fatto che i nostri tifosi non potranno seguire la propria squadra nella prossima UEFA Europa League, il Club riconosce e rispetta il Financial Fair Play. AC Milan prende atto che non c’è altra via che accettare le sanzioni per poter intraprendere un percorso di ritorno al pieno rispetto delle regole». E chiosa: «AC Milan conferma il massimo impegno per riportare il Milan dove merita di stare, ai vertici del calcio europeo. La sanzione odierna rappresenterà un ulteriore stimolo a massimizzare gli sforzi per rientrare nei parametri del FFP e allo stesso tempo consolidare la competitività del Club, riportando AC Milan in uno scenario di sostenibilità e di un futuro sempre più positivo». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
C’E’ L’ACCORDO CON LA UEFA
Milan fuori dall’Europa League: così si è espresso il Tas. Eppure ciò che sembra una punizione, l’esclusione dalle coppe europee, potrebbe in realtà riservare dei benefici per il club rossonero. Come riferito dal portale Milan News, infatti, il “Consent Award” è il risultato di una posizione condivisa tra le parti, in questo caso Milan e Uefa. La sensazione è che con la presa d’atto dell’arbitrato da parte della Camera Giudicante di Nyon, che archivierà le dispute relative al triennio 2016-2017-2018, si vada di fatto verso un “settlement agreement” con la UEFA, obiettivo che lo scorso anno non era stato raggiunto. In questo caso, così com’è accaduto per l’Inter, sarà per il Milan molto più semplice, dal punto di vista sportivo ed economico, raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio avendo un arco di tempo maggiore a propria disposizione e avendo evitato una somma di sanzioni che sarebbe potuta risultare letale alle ambizioni del club. (agg. di Dario D’Angelo)
MILAN ESCLUSO DALLE COPPE EUROPEE
Ufficiale, Milan fuori dall’Europa League: pochi minuti fa è arrivata la sentenza del Tas. Sul sito del Tribunale Arbitrale dello Sport è stato annunciato che il club rossonero sarà estromesso dalle competizioni Uefa della prossima stagione 2019/2020. Come spiegato nella nota, sotto la lente di ingrandimento della Uefa sono stati accorpati i due trienni: il 2015-17 e 2016-18, con il Diavolo reo di non aver rispettato i paletti del Fair Play Finanziario. Dopo l’attesa degli ultimi giorni, in cui si è parlato di un accordo tra Milan e Uefa, è arrivata la notizia che anche Roma e Torino attendevano: i giallorossi, nella bufera per aver annullato il ritiro di Pinzolo, prendono il posto dei rossoneri e saltano automaticamente i preliminari, mentre i granata sbarcano in Europa League e partiranno dalla fase preliminare.
MILAN FUORI DALL’EUROPA LEAGUE
Ma non è finita qui. Come riporta Milan News, dopo il Consent Award tra Milan e Uefa il caso passa ora alla Camera Giudicante, che dovrà emettere una nuova sentenza sul caso. L’esclusione dalle competizioni Uefa della prossima stagione ha sanato le pene precedenti e ora la Camera Giudicante dovrebbe allungare di almeno un anno il termine per il raggiungimento del break even, spostandolo dal 2021 al 2022. Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore. Il Torino, invece, agirà di conseguenza: il via alla stagione della formazione di Walter Mazzarri sarà il 26 luglio. Per questo motivo il ritiro verrà anticipato ai primi giorni del mese, visto che il 25 luglio ci saranno già i preliminari: Andrea Belotti e compagni affronteranno una tra Debreceni e Kukesi.