In attesa della sentenza della Uefa, con il Milan che rischia di restare fuori dall’Europa League, prosegue il dibattito sui social su cosa sia meglio per il Diavolo. Luca Pagni ha fatto il punto della situazione du Bollettino Milan: «Il Bollettino ne aveva parlato solo qualche giorno fa: dopo una lunga attività diplomatica, il Milan trova l’accordo con l’Uefa. L’ufficialità dovrebbe già arrivare nelle prossime ore: il club rossonero verrà escluso dalla prossima Europa League – nonostante si sia classificato al quinto posto del campionato – e in cambio chiude ogni pendenza per le violazioni del fair play finanziario delle ultime quattro stagioni e ottiene un anno in più per raggiungere l’equilibrio di bilancio». Prosegue Pagni: «Le conferme arrivano da più parti e anche se in queste casi è d’obbligo essere ancora prudenti e usare i condizionali, tutto fa presumere che si vada in questa direzione. Alla fine, è prevalsa la linea – per altro contenuta anche nei regolamenti Uefa – per cui Elliott non può essere responsabile di quanto accaduto prima del suo arrivo». E il giornalista sottolinea: «I vantaggi di questa soluzione sono evidenti. Perché l’accordo prevede che il Milan ritiri il suo ricorso al Tas contro l’ultima sentenza per il triennio berlusconiano (per quello cinese non si era ancora pronunciata la Camera giudicante) e in cambio ottiene dall’Uefa di avere un anno in più di tempo per arrivare al pareggio di bilancio, al momento fissata al 2020-2021. Questo significa che può avere una maggiore elasticità di spesa, soprattutto nella finestra di calciomercato in corso, quando non deve rispondere alle regole Uefa non partecipando alle sue competizioni». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
MILAN FUORI DALL’EUROPA LEAGUE? TORINO E ROMA ALLA FINESTRA
Il Milan attende di conoscere la sentenza dell’Uefa in merito all’esclusione o meno dalla prossima Europa League. La squadra rossonera non è l’unica che aspetta con interesse il giudizio della federazione europea, visto che quest’ultimo interessa da vicino anche il Torino e la Roma. I granata potrebbero infatti venire ripescati nel caso in cui alla fine il club di via Aldo Rossi venisse realmente estromesso dall’E.League per l’annata che verrà, così come già accaduto per la stagione 2014-2015 dopo il fallimento del Parma. Attende la sentenza anche la Roma, che nel caso in cui alla fine il Milan dovesse essere escluso, si ritroverebbe direttamente ai gironi di Europa League senza dover prima giocarsi i fastidiosi preliminari di fine luglio. Di conseguenza tre società sono in attesa di conoscere il proprio destino, e di sapere in particolare se anticipare o meno la preparazione estiva. Delle tre ovviamente la più interessata è la compagine granata, che ha fissato il raduno a Bormio, in Valtellina, il prossimo 13 luglio, ma che con grande probabilità verrebbe anticipato di una decina di giorni, attorno al 4 dello stesso mese. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MILAN FUORI DALL’EUROPA LEAGUE?
Il Milan fuori dalla Europa League per la stagione che verrà è lo scenario sempre più probabile. In cambio di questa rinuncia immediata il fair-play diventerebbe più mite e ci sarebbe anche più tempo per soddisfare le richieste della Uefa, anche se naturalmente rimanere un anno completamente fuori dalle Coppe europee non farebbe certamente bene a un Milan che già da diversi anni ha perso valore a livello internazionale. La rinuncia alla Europa League potrebbe però essere almeno un assist per Marco Giampaolo, che nel suo primo anno sulla panchina rossonera potrebbe pensare esclusivamente al campionato con l’obiettivo naturalmente di raggiungere almeno il quarto posto, che significherebbe Champions League per la stagione successiva. Per un allenatore di notevoli capacità ma senza esperienza internazionale poter pensare solamente al campionato sarebbe naturalmente un grande vantaggio dal punto di vista tecnico. I tifosi del Milan dunque possono sperare che si tratti di un passo indietro per spiccare la rincorsa… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
MILAN VERSO L’ACCORDO CON LA UEFA
Milan fuori dall’Europa League? Sembra essere questo il compromesso da accettare per trovare un accordo con l’Uefa che faccia uscire i rossoneri da una spirale di vincoli e sanzioni senza fine. Come ben ricostruito dal Corriere della Sera, la Camera giudicante dell’Uefa ha deciso di sospendere il giudizio sul Milan per le violazioni delle norme del fair play finanziario nel triennio 2015-2018 in attesa che il Tas si esprima sulle violazioni relative al triennio 2014-2017. Dal momento che l’arbitrato di Losanna non ha fissato udienze fino al 14 agosto si era diffusa una certa convinzione per cui il Milan alla fine avrebbe partecipato all’Europa League conquistata da Gattuso e compagni sul campo. Il lavoro diplomatico, però, è proseguito e – consci che anche il triennio 2016-2019 sarà sanzionato perché non rispetta la regola di bilancio – si è scelto di fatto la via del dialogo. Tradotto: dal Milan la rinuncia all’Europa League, dall’Uefa più tempo per raggiungere il pareggio di bilancio (al momento nella condanna Uefa fissato al 2021).
MILAN FUORI DALL’EUROPA LEAGUE?
Ma a chi conviene un accordo di questo tipo? Si potrebbe dire sia al Milan che all’Uefa. I rossoneri eviterebbe di venirsi a trovare di fronte ad una “somma di sanzioni” raggiungendo un accordo “omnicomprensivo”, da Nyon avrebbero una gatta da pelare in meno sul fronte di un Fair Play finanziario che tante grane sta dando come dimostra anche la vicenda del Manchester City. D’altronde gli strumenti giuridici per un “patteggiamento” non mancano. Come spiegato dal Corriere della Sera, se davvero Milan e Uefa raggiungessero un accordo (consent award), il Tas (Tribunale arbitrale) non avrebbe alcuna discrezionalità: dovrebbe infatti limitarsi a certificare l’intesa. La Camera giudicante potrebbe a quel punto decidere di sanzionare il Milan in linea con l’accordo raggiunto. Ovvero? Un anno di esclusione dalle Coppe europee (dunque dall’Europa League) e più tempo per raggiungere il pareggio di bilancio. Se così fosse (e così sembra essere) in Europa a andrebbe il Torino, con la Roma ammessa di diritto ai gironi senza i preliminari.