Rischia qualcosa il Milan dopo l’avvio dell’indagine di ieri nei confronti della cessione del club rossonero dal Fondo Elliott al Fondo Redbird? Per cercare di fare chiarezza il quotidiano Libero ha intervistato stamane Paco d’Onofrio, avvocato specializzato in diritto sportivo e professore dell’università di Bologna. Qualora le accuse venissero confermate, riporta il quotidiano meneghino, il Diavolo avrebbe violato l’articolo 32 comma 5 del codice di giustizia sportiva e l’art. 5 del regolamento Uefa se le accuse ovviamente venissero confermate.



«Chiariamo un punto – le parole a Libero di Paco D’Onofrio – l’indagine è di carattere penale, con la magistratura che deve accertare se vi siano state violazioni fiscali e societarie. In tal caso, di norma questi accertamenti possono avere conseguenze anche sportive, con trasmissione alla Procura federale degli atti». Secondo l’esperto va capito se le mancate comunicazioni agli organi di vigilanza della Figc o i mancati adempimenti verso lo Stato abbiano un riflesso federale.



MILAN, COSA RISCHIA? PACO D’ONOFRIO: “POTREBBERO ESSERCI DUE INDAGINI”

«La Procura federale – aggiunge – se non l’ha già aperto, aprirà un fascicolo in merito e nasceranno due indagini parallele, penale e sportiva». Quindi cosa rischia il Milan? Secondo D’Onofrio sono possibili anche delle penalizzazioni, «Poi l’art.31 prevede che se c’è una irregolarità contabile di tipo “generico”, anche grave come l’omissione o falsificazione di documentazione, la pena è piuttosto mite: prevede una squalifica per i dirigenti colpevoli e una ammenda a carico delle società. Ma c’è un ma…».



Ovvero, qualora emergessero delle irregolarità contabili che hanno garantito degli obiettivi sportivi come ad esempio l’iscrizione al campionato, l’acquisto di un calciatore o la partecipazioni alle competizioni europee, «Le sanzioni possono arrivare ad una penalizzazione, all’esclusione dalle coppe o persino alla retrocessione».

MILAN, COSA RISCHIA? PACO D’ONOFRIO: “COME PER LA JUVENTUS…”

Un po’ come è accaduto con la Juventus con il caso plusvalenze: «Esatto. Inoltre, da quando è stata applicata alla Juve, questa fattispecie è stata arricchita dai giudici di una sorta di gravità aggiuntiva. Perché nel caso in cui un illecito fosse grave ed anche reiterato andrebbe a violare anche l’art.4, cioè i principi di lealtà, probità e correttezza. Una fattispecie che non ha limiti in termini di penalizzazione». In ogni caso sarà complicato che l’eventuale condanna arrivi già entro questa stagione, visto che non sembrerebbero esservi le tempistiche «Basta fare due conti per capire che siamo a cavallo tra la fine di questa e l’inizio della prossima stagione», precisa ancora l’avvocato esperto in diritto sportivo.

L’esperto chiosa dicendo: «Non escludo che possano essere avviati due procedimenti, uno a livello Figc e uno Uefa, con due tempistiche diverse. Magari quello europeo sarà più rapido così da chiarire in tempo utile se il club in questione possa essere eleggibile o meno per la partecipazione alle coppe del prossimo anno, anche in questo caso similmente a quanto accaduto alla Juve. Improbabile, invece, la possibilità che possa essere esclusa già dall’Europa League in corso».