Nel giorno in cui il programma di Rai 3 “Report” torna ancora sulla polemica per la proprietà effettiva dell’AC Milan – ribadendo la tesi secondo cui sarebbero due finanzieri napoletani ad avere la maggioranza effettiva delle azioni – il Presidente del Milan Paolo Scaroni rilascia a Sky Sport24 una lunga intervista su tutti i principali temi del momento in casa rossonera. «Elliott ci ha messo un sacco di soldi per coprire le perdite che abbiamo avuto negli ultimi due anni. Continua a sostenerci e a guardare avanti nel suo progetto di fare del Milan quella grande squadra che deve essere. Lo fa da azionista, in assemblea, nominando me, Gazidis e il CdA e non facendo mai mancare il suo supporto. La volontà di far crescere la società la dimostrano ogni giorni, il piano va realizzandosi con tutti questi giovani capaci che hanno davanti tanti anni nel Milan. Elliott non si pone limiti di tempo, poi un fondo così farà le sue scelte ma non vedo questo giorno vicino», spiega il n.1 di Via Aldo Rossi. Con un Milan in testa alla classifica si può sognare in grande, ma è in generale il calcio italiano che può finalmente guardare con positività al futuro nonostante i conti in rosso per l’emergenza Covid-19: «Il declino degli ultimi 10 anni in Serie A si è arrestato con la decisione presa all’unanimità dalla Lega di aprire le porte a un investitore professionale che ci aiuterà a crescere da un punto di vista dei diritti tv in Italia e nel mondo. È il miglior segnale di un nuovo modo in cui la Serie A guarda al futuro».



IL FUTURO DEL MILAN E IL NUOVO STADIO

Scaroni loda il lavoro del direttore dell’area tecnica Paolo Maldini, «ha dovuto imparare, perché non si nasce dirigenti sportivi. Chiaramente lui di calcio sa tutto, quindi questo processo d’apprendimento è stato più rapido. Ma ora si è trovato un equilibrio che va bene a tutti, possiamo guardare al futuro con molto ottimismo», ma sottolinea come l’intera società guardi al futuro con orizzonti finalmente concreti e solidi. «Sullo stadio sono impegnatissimo, lo considero un tassello fondamentale per il Milan, per l’Inter e per tutte le squadre di calcio. Se non ci mettiamo anche noi a costruire degli stadi moderni come hanno negli altri paesi, sarà difficile pensare che la Serie A riprenda il ruolo che aveva 15 anni fa», spiega ancora il Presidente rossonero entrando nell’anno forse decisivo per vedere a Milano il “nuovo San Siro”, «Abbiamo presentato la nuova domanda al Comune che recepisce le osservazioni fatte dalla Giunta, ora dovrà passare per il vaglio degli uffici. Ho ottimismo, parlo con il Sindaco e gli assessori e tutti si sono resi conto che un progetto che farà dello stadio di Milano il più bello del mondo sia una cosa irrinunciabile. Aggiungerei poi che, anche da un punto di vista dell’occupazione, avere due investitori stranieri che metteranno 1,2 miliardi su Milano, occupando 3 mila persone per più anni, mi sembra sia un qualcosa a cui non si può dir di no». Per capire le tempistiche più da vicino, Scaroni conclude a Sky «Credo che il primo mattone lo metteremo l’anno prossimo. Quando la Giunta approverà il progetto, passeremo da un progetto di massima a una progettazione di dettaglio. Investiremo solo in questo 50 milione e, da metà dell’anno prossimo, daremo inizio ai lavori. Questo è il disegno che abbiamo in testa».

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