Il Milan, dopo i sei gol al Sassuolo, conclude la sua luna di miele con i risultati di questo periodo e perde a Bergamo una partita in cui, per certi versi, partiva anche favorito. Si affrontano due delle squadre più in forma del campionato, e lo si intuisce sin dall’inizio grazie a un ritmo molto alto. L’ex rossonero De Ketelaere svetta sul difensore avversario e insacca di testa il gol dell’1-0. Una decina di minuti dopo, Morata pareggia con una deviazione su assist di Leao. Lookman decide il match sotto porta, segnando di testa verso la fine della gara.
Il Milan ha schierato Maignan in porta, che si è distinto con interventi meravigliosi; Emerson Royal come terzino destro, sempre più efficace nella sua indole offensiva, in linea con lo stile dell’ultimo Milan di Fonseca; Gabbia, ormai inamovibile centrale di destra, in coppia con Thiaw al centro-sinistra; e Theo Hernandez come terzino di spinta sulla fascia sinistra. A centrocampo, la diga formata da Fofana, ottimo acquisto, e Reijnders, meno brillante del solito dopo una serie di prestazioni eccellenti, ha offerto supporto, mentre Musah ha giocato da mediano contenitivo. Pulisic è stato schierato come regista avanzato dietro Morata, che segna di tanto in tanto ma non riesce a convincere del tutto i tifosi rossoneri. Leao, posizionato sul centro-sinistra, è apparso altalenante, come spesso gli accade.
La partita consegna un verdetto chiaro: il Milan è fuori dalla corsa per il campionato. Probabilmente, si riaccenderanno le voci critiche su Fonseca, considerato da alcuni inadatto a guidare una squadra come il Milan. Fintanto che l’allenatore resterà isolato dalla proprietà, dalla dirigenza e da parte della squadra, non sembra probabile un miglioramento nella situazione incerta dei rossoneri, Champions League compresa.
(Carlo Cattaneo)