Perquisizioni e sequestri in Lussemburgo per la cessione del Milan da parte di Elliott a RedBird di Gerald Cardinale nell’agosto 2022 per 1,12 miliardi. La polizia giudiziaria del Granducato, stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, si è presentata questa mattina negli uffici della Project Redblack con un’ordinanza di perquisizione e sequestro firmata dal giudice Claude Pascal su richiesta di assistenza giudiziaria dei pm della procura di Milano, Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri. Tre amministratori delle società sono accusati di abuso di beni sociali e bancarotta fraudolenta: si tratta del manager Jean-Marc McLean di Elliott e dei professionisti locali Daniela Italia e Victor Schuh.
Sono stati sequestrati tutti i documenti cartacei e digitali (contabili, bancari, verbali del consiglio di amministrazione, etc) riconducibili alla gestione della compravendita del Milan e all’uso della somma incassata dalla vendita del club rossonero. Finora era noto che le ipotesi di reato al centro delle indagini riguardavano appropriazione indebita e ostacolo alla vigilanza. Dunque, nell’inchiesta entra in gioco la bancarotta fraudolenta.
COMPRAVENDITA MILAN, COM’È NATA INCHIESTA PENALE
Stando ad alcune indiscrezioni raccolte dal Corriere della Sera, che per ora non trovano conferma, sarebbero stati acquisiti documenti anche presso il gruppo di consulenza Intertrust, che gestisce l’amministrazione di decine di società del fondo americano, come Project Redblack, holding che a sua volta controlla Rossoneri Sport. Un’analoga ordinanza di perquisizione e sequestro sarebbe stata eseguita anche presso Rossoneri, società che possedeva il 99,9% del Milan, anch’essa residente in Lussemburgo, e che ha incassato materialmente gli 1,12 miliardi da RedBird. L’inchiesta penale è nata a Milano da un esposto della Blue Skye di Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo, poi si è sviluppata autonomamente. Blue Skye era socio di minoranza di Project Redblack e si ritiene danneggiata dalla cessione a Redbird, «avvenuta con modalità tali da pregiudicare il suo diritto di credito». Al tribunale fallimentare di Milano aveva chiesto che venisse dichiarata l’insolvenza di due società lussemburghesi. Questo potrebbe essere l’incipit tecnico per ipotizzare la bancarotta fraudolenta. Dalle carte era emerso che denaro e crediti per oltre un miliardo di euro, collegati alla compravendita del Milan, erano stati fatti affluire nelle Isole Cayman e in Delaware da Project Redblack e Rossoneri Sport un giorno dopo il blitz della Guardia di Finanza di Milano, quindi all’indomani della notizia dell’inchiesta sulla cessione del Milan dal fondo Elliott a RedBird.
LA REPLICA DEI LEGALI DI REDBIRD
Corriere della Sera ha pubblicato anche la risposta dei legali di RedBird: «Una moltitudine ingiustificata di iniziative giudiziarie» dalla «natura temeraria e pretestuosa» è stata promossa da Blue Skye con una «spregiudicata finalità emulativa … macroscopicamente diretta ad ottenere vantaggi economici ulteriori e non dovuti». Questa la posizione espressa di Redbird, condivisa da Elliott, sull’offensiva legale degli ex soci.