Il Milan ha detto sì al taglio degli stipendi, anzi al mini-taglio proposto dai giocatori: ufficialmente non sono trapelati dettagli ma stando a quanto riporta il Corriere della Sera, il club rossonero avrebbe acconsentito al taglio-soft proposto dai calciatori, che hanno accettato di decurtarsi volontariamente il 50% dello stipendio di aprile. La squadra è venuta incontro al club con mezzo mese di stipendio tagliato volontariamente senza possibilità di contenziosi, ricorsi e problematiche per il club. Il Milan è venuto incontro a sua volta ai tesserati accettando un taglio limitato, ad esempio rispetto a club come la Juventus che hanno proposto due mesi di taglio dello stipendio. Oggi a Milanello c’era anche l’amministratore delegato rossonero Ivan Gazidis, che ha dato via libera l’accordo e ha seguito da bordocampo l’allenamento: il Milan sarà infatti assieme alla Juventus la prima squadra italiana a tornare in campo dopo tre mesi di stop per l’emergenza coronavirus, per disputare la semifinale di Coppa Italia.
MILAN, MONTE INGAGGI GIA’ CALATO DI 30 MILIONI
I rossoneri stanno lavorando per cercare di rilanciarsi in un finale di stagione che, a partire dalla sfida di venerdì 12 giugno, potrebbe vivere già nel giro di una settimana il suo picco assoluto, con la Coppa Italia obiettivo fondamentale per garantire l’Europa, che altrimenti andrebbe conquistata tramite una rincorsa molto difficile in campionato. L’ambiente è carico nonostante la disavventura capitata a Samu Castillejo, rapinato in pieno centro a Milano, ma l’accordo sul taglio degli stipendi potrebbe aver rinsaldato ulteriormente il rapporto tra club e squadra. Il portale ‘Calcio e Finanza‘ ha ricordato che il Milan, dopo le operazioni di mercato dello scorso mese di gennaio, aveva già alleggerito il monte stipendi di quasi 30 milioni di euro rispetto la stagione precedente (91,99 milioni di euro contro i 121,54 del 2018-2019). Alla ripresa mancherà Zlatan Ibrahimovic, infortunato e al lavoro per rientrare il prima possibile in Serie A.