Il Milan non ce l’ha fatta a qualificarsi per la prossima Champions League e giocherà in Europa League. I rossoneri hanno vinto la loro gara col risultato di 3-2 contro la Spal, ma i tre punti li hanno raggiunti anche l’Inter e l’Atalanta. Nonostante questo la qualificazione è stata in piedi fino all’ultimo minuto di recupero di San Siro dove l’Empoli avrebbe meritato il pareggio e dove la squadra di Andreazzoli più volte è andata vicina al 2-2. Si chiude in maniera davvero molto negativa la stagione della squadra di Gennaro Ivan Gattuso che però non ha fallito oggi quanto nelle ultime giornate, quando si è vista scivolare sotto il naso numerosi punti che avrebbero permesso di vivere un finale totalmente diverso. Si sapeva bene che oggi non era tutto nelle mani della squadra di Gattuso e che sarebbe stato importante vincere per poi guardare cosa accadeva sugli altri campi di gioco. (agg. di Matteo Fantozzi)



DIPENDE TUTTO DA SAN SIRO

Il Milan è tornato in vantaggio dopo che si era fatto recuperare due gol dalla Spal, ma nonostante questo non è qualificata al momento alla prossima Champions League. I rossoneri erano passati in doppio vantaggio con i gol di Calhanoglu e Kessiè con la squadra di Ferrara abile a trovare il pari con Lazzari e Fares. Al minuto 64 è arrivato il gol del nuovo vantaggio sempre di Kessie su calcio di rigore. Con l’Atalanta che è avanti di due gol e in superiorità numerica contro il Sassuolo l’unica speranza la regala l’Empoli. Se la squadra di Aurelio Andreazzoli riuscirà a pareggiare a San Siro contro l’Inter riuscirebbe non solo a salvarsi, ma condannerebbe la squadra di Luciano Spalletti all’Europa League. I nerazzurri hanno fallito il match point con Mauro Icardi che ha sbagliato un calcio di rigore assegnato in maniera un po’ frettolosa per un intervento di Dragowski che era intervenuto sul pallone. (agg. di Matteo Fantozzi)



UNO DUE CALHANOGLU-KESSIE

Il Milan andrà in Champions League se riuscirà a portare a casa la vittoria che sta maturando a Ferrara? I rossoneri sono passati subito in doppio vantaggio contro una Spal già salva. La partita è girata subito dalla parte della squadra di Gennaro Ivan Gattuso. L’ha sbloccata Hakan Calhanoglu, poi ha raddoppiato Franck Kessié. I rossoneri dovranno però stare attenti a non considerarla già vinta, tanto che la squadra ha calato la tensione dopo il secondo gol e ha visto Manuel Lazzari accorciare le distanze. La partita rimane dunque aperta e i rossoneri hanno bisogno di riportare a due le reti di vantaggio per aspettare di vedere poi quello che faranno le due nerazzurre con le quali si gioca l’accesso alla competizione più importante d’Europa. Più lontana e ormai con le possibilità al lumicino c’è la Roma di Claudio Ranieri che davvero deve vedersi concatenarsi troppe situazioni per meritarsi l’accesso alla competizione nella quale l’anno scorso aveva giocato la semifinale. (agg. di Matteo Fantozzi)



PIATEK È DETERMINANTE

Sta per cominciare la partita che ci dirà se il Milan entrerà nella prossima Champions League: la squadra rossonera ha vinto le ultime tre gare mettendo in fila Bologna, Fiorentina e Frosinone, e si è rilanciata dopo che il ko di Torino (contro i granata) l’aveva fatta sprofondare al settimo posto e addirittura con l’Europa League a rischio. Nel girone di ritorno, in generale, il Milan ha fatto bene: 34 i punti conquistati (sui 65 totali) con una serie di cinque successi arrivati tra febbraio e marzo. La partenza di Gonzalo Higuain alla fine ha pagato dividendi, nel senso che è arrivato Krzysztof Piatek che ha garantito 8 gol compreso quello che, domenica scorsa, ha permesso alla squadra di aprire le danze contro il Frosinone; tuttavia le sanguinose sconfitte (il derby, la Sampdoria, la Juventus con rimonta subita e appunto il Torino), ma soprattutto i due pareggi contro Parma e Udinese, rischiano di essere un macigno troppo pesante da spostare: il Milan deve necessariamente vincere ma anche un successo potrebbe non bastare per assicurarsi la qualificazione alla prossima Champions League, dunque non ci resta che metterci comodi e lasciare che a parlare sia il terreno di gioco… (agg. di Claudio Franceschini)

FOCUS SULLA SPAL

Contro il Milan che cerca l’ingresso in Champions League c’è questa sera la Spal: gli estensi per il secondo anno consecutivo sono riusciti a centrare una bellissima salvezza, questa arrivata con largo anticipo dopo aver battuto il Chievo. La Spal del girone di ritorno è stata una squadra capace di correre, e lasciarsi alle spalle tante avversarie: ha vinto sette partite (tre pareggi) e sei di queste sono arrivate nelle ultime dieci, un rush finale nel quale sono state battute, Roma, Lazio e Juventus tra le altre. Leonardo Semplici, alla quinta stagione consecutiva sulla panchina del club, ha già ottenuto due promozioni e due salvezze: non è ancora certo che l’anno prossimo sarà ancora l’allenatore della Spal, per lui potrebbero aprirsi le porte di squadre più ambiziose ma intanto il fiorentino proverà a prendersi un’ultima soddisfazione, la vittoria contro il Milan che sancirebbe una meravigliosa quota di 45 punti e magari il decimo posto finale nella classifica del campionato. I rossoneri dovranno stare molto attenti a non sottovalutare l’avversario, e un ex come Andrea Petagna che potrebbe fare lo scherzetto essendo reduce da un torneo di altissimo livello. (agg. di Claudio Franceschini)

MILAN SI QUALIFICA IN CHAMPIONS LEAGUE? IL GRANDE RITORNO

Il Milan che cerca di entrare in Champions League può archiviare questo obiettivo a sei anni dall’ultima volta: sembra incredibile, oggi, ricordare che l’ultimo allenatore in grado di portare i rossoneri nella massima competizione internazionale era stato Massimiliano Allegri nel 2013. Il livornese, che ha appena lasciato la Juventus, aveva poi traghettato la squadra agli ottavi ma, esonerato in inverno, era stato rimpiazzato da Clarence Seedorf che aveva sfidato l’Atletico Madrid, ultimo avversario del Diavolo in Champions League. Questo per dire che nemmeno una storia fatta di sette trofei (solo il Real Madrid ha fatto meglio) non è sufficiente per garantire un posto nel torneo: Gennaro Gattuso magari non ha ancora titoli da allenatore e deve ancora crescere, ma riportando il Milan all’obiettivo e alla sua ideale statura diventerebbe inevitabilmente ancor più un eroe rispetto ai tempi in cui aggrediva qualunque avversario gli capitasse davanti in mezzo al campo. Staremo allora a vedere se, sul campo della Spal, i rossoneri faranno il miracolo di arrivare a prendersi il quarto posto e tornare alla tanto ambita Champions League. (agg. di Claudio Franceschini)

MILAN IN CHAMPIONS LEAGUE SE…

In che modo il Milan si qualifica in Champions League? Non sarà semplice per i rossoneri, che non sono padroni del loro destino: alle ore 20:30 di domenica 26 maggio vanno a giocare sul campo della Spal, con il leggero vantaggio di trovare una squadra già ampiamente salva e che dunque avrà molte meno motivazioni, pur se inevitabilmente vorrà chiudere al meglio davanti ai suoi tifosi. Il problema è che il Milan è quinto nella classifica della Serie A: i suoi 65 punti sanciscono una lunghezza da recupera ad Atalanta e Inter, dunque nemmeno una vittoria al Mazza garantirebbe automaticamente la qualificazione alla prossima competizione. Se Gennaro Gattuso dovesse vincere, avrebbe bisogno di uno stop di almeno una tra Atalanta e Inter: anche un pareggio andrebbe bene per prendersi la quarta posizione. In caso però i rossoneri dovessero soltanto pareggiare, la casistica sarebbe nettamente più complicata: a quel punto il Milan dovrebbe sperare che l’Atalanta perda, ma che la rivale cittadina faccia punti. Infatti la bella vittoria di Bergamo ha permesso al Diavolo di comandare nella doppia sfida diretta contro la Dea; viceversa, l’Inter ha vinto entrambi i derby della Madonnina e dunque in un arrivo alla pari i rossoneri sarebbero davanti agli orobici ma alle spalle della Beneamata.

MILAN SI QUALIFICA IN CHAMPIONS LEAGUE SE… I RISULTATI UTILI

Ovviamente c’è un motivo per il quale il Milan non entrerebbe in Champions League con i risultati di cui sopra: infatti con il pareggio i rossoneri salirebbero a quota 66, ma non sarebbero favoriti da un’eventuale classifica avulsa con Atalanta e Inter. A qualificarsi per la principale competizione europea sarebbero le altre due: la Dea come terza e la squadra di Luciano Spalletti come quarta. Le cose non cambierebbero nemmeno se dovesse arrivare anche un successo della Roma (classifica avulsa identica e Milan quinto) ma nemmeno se l’Atalanta, con una vittoria, si prendesse la sesta posizione lasciando a quota 66 le altre: in questo caso infatti l’Inter si prenderebbe lo stesso la quarta piazza nella classifica di Serie A. Insomma, il concetto è chiaro: visto che il Milan ha perso i due derby, deve sperare che l’Inter non faccia parte della classifica avulsa. Perchè sia così, dovrà sorpassarla (serve la vittoria) o vederla andare a scavalcare l’Atalanta: non impossibile ma certamente difficile. Riassumendo, i rossoneri devono vincere a Ferrara e aspettare notizie favorevoli da Reggio Emilia (dove gioca la Dea) o San Siro: staremo a vedere se effettivamente andrà così e il Diavolo entrerà nella prossima Champions League.