20enne denuncia stupro ai Navigli di Milano
A Milano, nella centrale zona della movida notturna dei Navigli, una 20enne nella notte tra il 30 e il 31 dicembre ha subito uno stupro. Una violenza ancora da verificare, anche, e soprattutto, perché la ragazza sostiene di non ricordare nulla, forse a causa di alcune droghe che avrebbe assunto senza il suo consenso nel corso della serata, mentre si trovava in un bar della zona assieme ad una sua amica, residente a Milano, con la quale avrebbe dovuto trascorrere anche il Capodanno, con tanto di albergo già pagato ed affittato.
L’unica cosa che la 20enne è riuscita a raccontare con certezza agli inquirenti di Milano la mattino dopo il presunto stupro è di essersi svegliata nel suo albergo, inizialmente in compagnia di un uomo che sarebbe, tuttavia, uscito immediatamente. Della serata ai Navigli non ricorda nulla, se non di essere uscita con l’amica e di aver conosciuto il presunto stupratore, un 35enne di origini ecuadoriane già individuato ed ascoltato (ma per ora non indagato) dagli inquirenti. Secondo il racconto della ragazza, in quel locale dei Navigli di Milano sarebbe stata probabilmente drogata, per poi essere riaccompagnata in albergo, dove ha subito lo stupro. L’uomo, infatti, prima di lasciare l’appartamento le ha detto di aver avuto un rapporto sessuale con lei la notte precedente, senza scendere in ulteriori dettagli.
A Milano sempre più violenza e stupri
Insomma, lo stupro subito dalla 20enne ai Navigli di Milano deve essere ancora concretamente indagato e gli inquirenti sono in attesa dei risultati degli accertamenti sanitari a cui si è sottoposta la vittima la mattina della denuncia, presso l’ospedale Mangiagalli. Di certo c’è, tuttavia, che le zone della movida milanese sono sempre più pericolose, specialmente per le donne. Aveva fatto notizia solamente un mese fa la vicenda della giovane che stava per subire uno stupro da sette persone, sempre a Milano, ma che si è salvata grazie ad un braccialetto antistupro. Similmente, il 18 dicembre scorso in Stazione Centrale una ragazza era stata molestata e l’amico che era con lei e che avrebbe cercato di fermare la violenza, derubato del suo cellulare.