Nuovi aggiornamenti sull’omicidio di Milano: è stato fermato un egiziano di 47 anni per la morte di Milad Sheker Camel Gerges, 30enne ucciso nella sua abitazione di viale Monza 101. Milano Today spiega che l’uomo è stato fermato nella tarda serata di ieri, martedì 6 agosto 2019, dalla polizia di Stato: regolare sul territorio italiano, l’uomo è uno dei coinquilini della vittima. «Quello che hanno portato via con le mani dietro la schiena. lo vedevo spesso affacciato al balcone. Coi gomiti sul davanzale e le spalle in avanti. Stava lì da molto tempo», le parole di un vicino di casa ai microfoni del portale, ed emerge una ricostruzione del delitto: il 30enne avrebbe tentato di fuggire alla morte dopo essere stato raggiunto da tre coltellate tra la parte alta del torace ed il collo, come confermato dalla scia di sangue che conduce dall’abitazione al balconcino a ringhiera della palazzina. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
OMICIDIO MILANO, FERMATO COINQUILINO DELLA VITTIMA
Omicidio Milano, sangue nella notte: un uomo di 30 anni è stato ucciso a coltellate, fermato uno dei quattro coinquilini. Dramma in viale Monza 101: come riporta Il Giorno, il giovane di origine egiziane è stato trovato sul balcone interno della casa in una pozza di sangue. Sul corpo evidenti lesioni da arma bianca, con più di una coltellata al busto. Sul posto sono giunti i sanitari del 118, attorno alle ore 4.30, ma per la vittima non c’è stato niente da fare: i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Sul posto sono giunte anche la Squadra mobile della Questura di Milano e la polizia scientifica: in corso le indagini per ricostruire la dinamica dell’omicidio, con gli agenti che hanno fermato uno degli inquilini della vittima. Le altre persone che condividevano l’abitazione con il 30enne, suoi connazionali, sono andati in Questura.
OMICIDIO MILANO, 30ENNE UCCISO A COLTELLATE
Milano Today spiega che l’area è stata subito isolata per permettere alle forze dell’ordine di effettuare i rilievi del caso. In corso gli interrogatori dei coinquilini della vittima, sentiti in quanto testimoni dell’accaduto. «Feres era un bravo ragazzo. Era un egiziano cristiano copto e faceva il muratore», racconta un vicino di casa del 30enne ucciso a coltellate. Un altro coinquilino, un italiano, ha spiegato che si tratta «un condominio molto tranquillo. Vive gente da tutte le parti del mondo ma la situazione è sempre stata tranquilla». Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore sulla dinamica dei fatti, previsto il ricorso all’esame autoptico per chiarire la causa del decesso. Per il momento non si esclude alcuna ipotesi: Il Giornale riporta inoltre che nelle prossime ore verranno anche ascoltati alcuni residenti del palazzo.