A Milano stanno per entrare in vigore nuovi limiti di velocità, a cominciare dalle tanto temute “zone 30”, ma anche nuove Zone a traffico limitato e i parcheggi con le strisce blu. L’entrata in vigore scatterà in questi giorni e la notizia ha di fatto diviso in due i milanesi fra chi si dice d’accordo con una riduzione della velocità, in favore di una riduzione degli incidenti e delle vittime, e chi invece pensa che le zone 30 a Milano siano quasi inutili tenendo conto che la velocità è già estremamente ridotta nel capoluogo milanese per via dell’alto traffico.



In totale saranno circa cento le strade di Milano dove bisognerà andare al massimo a 30 chilometri orari, a cominciare da quelle in prossimità delle scuole, le zone storicamente più a rischio per quanto riguarda gli incidenti. In merito invece alle nuove Ztl, sarà introdotta nel famoso Quadrilatero della moda, e stando a quanto sottolinea il Corriere della Sera, sarà attiva tutti i giorni, anche nei festivi, e per 24 ore, quindi senza alcuna eccezione.



MILANO, COME CAMBIERA LA VIABILITA’ DURANTE L’AUTUNNO

Una volta introdotta la Ztl, per il primo anno sarà permesso un attraversamento o una sosta della durata di 15 minuti, e sono previste comunque delle deroghe per i residenti ma anche per i lavoratori o altri mezzi “speciali”. In merito invece alle zone 30, l’introduzione sembra imminente visto che in meno di dieci giorni prenderanno il via le scuole di ogni ordine e grado a Milano.

Attualmente sono 41 le strade dove la velocità massima è di 30 km/h, ma in totale, come detto sopra, si arriverà ad un centinaio. Le ultime sono state quelle introdotte vicino all’istituto Achille Ricci, quelle della scuola media De Marchi, dell’istituto Salvatori e dell’asilo nido Robertino Bertola, e infine, via Parenzo, vicino alla scuola dell’infanzia Parenzo.



MILANO, ARRIVANO LE ZONE A 30 KM/H: LE PAROLE DI SALA

Per provare a far “digerire” meglio ai cittadini di Milano le nuove zone 30, Beppe Sala ha chiamato come testimonial d’eccezione l’ex manager di Ferrari, Jean Todt, attuale inviato speciale dell’Onu per la sicurezza stradale. Il primo cittadino, uscendo allo scoperto nella giornata di ieri, ha ribadito l’importanza delle zone a velocità ridotto, sottolineando che non ha alcuna intenzione di rendere tutta Milano a 30 km/h (sulla falsa riga ad esempio di quanto avvenuto a Bologna).

Gli ha risposto il ministro dei trasporti Matteo Salvini, che come si legge sul Corriere della Sera si è detto di fatto d’accordo con Sala, sottolineando l’importanza di ridurre la velocità in prossimità delle scuole, ricordando comunque che “arrivare a superfici” della città del 70 o 80 per cento a 30 km/h, “può comportare un disagio per l’operatività”. In Italia muoiono 51 persone per ogni milione di abitanti a causa di incidenti stradali, una media più alta rispetto alla Germania (34) e alla Spagna (36).